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Redbird, vittoria negli USA: niente documenti a Blue Skye
LA SSITUAZIONE – È fallito il tentativo di Blue Skye di ottenere la disclosure da parte di Elliott e Redbird di un’ampia documentazione sulla cessione del Milan, effettuata lo scorso 31 agosto per circa 1,2 miliardi di euro. A riferirlo è “Calcio&Finanza” da alcuni documenti ufficiali. Di conseguenza, la nuova proprietà rossonera non sarà tenuta a produrre alcun atto. Per quanto concerne Elliot, a differenza di Redbird, rispetto alla moltitudine di documenti richiesti da Blue Skye, dovrà presentare soltanto quelli di due dipendenti di New York. Si tratta di un successo importante, poiché negli USA il regime 1782 è storicamente generoso nell’accogliere richieste di chi chiede di avere accesso a file e atti riservati.
Su 8 azioni civili promosse da Blue Skye, nel tentativo di ottenere dall’ex proprietà rossonera un valore maggiore di quello a cui avrebbe diritto per il suo 4,27% nella holding Project RedBlack, due sono state archiviate (in Italia e Lussemburgo). Le restanti sei non hanno ottenuto nessun esito. A fronte di tali insuccessi, fa sempre sapere “Calcio&Finanza“, Blue Skye ha fatto ricorso ad una denuncia penale, formulando ulteriori accuse. Elliott, dal suo canto, reputa tali accuse senza fondamento. Per questo motivo ha avviato un contro ricorso a queste affermazioni.