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Milan, la FIGC chiede le carte sulla vendita: le ultime
La Procura di Milano, in merito all’inchiesta sulla vendita del club rossonero da Elliott a RedBird, ha trasmesso alla FIGC il decreto di perquisizione eseguito la scorsa settimana. La richiesta di atti da parte della Procura della Federcalcio agli inquirenti milanesi era un passaggio atteso in questi giorni per le verifiche sul fronte della giustizia sportiva, riporta la “Gazzetta dello Sport“.
Al momento, da quanto si è saputo, la Procura milanese ha deciso di inoltrare alla FIGC soltanto le 12 pagine del decreto di perquisizione, firmato dai pm Giovanna Cavalleri e Giovanni Polizzi, perché le indagini sono ancora aperte e gli altri atti sono coperti dal segreto investigativo, utile per proseguire gli accertamenti. Tra l’altro, proprio dalle analisi sui dispositivi informatici sequestrati con le perquisizioni, gli inquirenti e gli investigatori della Gdf si attendono risposte e riscontri sull’ipotesi contestata di un controllo ancora attuale da parte di Elliott sul Milan, come una sorta di proprietario “occulto”.
Per i pm, da un lato, la presunta vendita simulata potrebbe essere servita ad Elliott per controllare, allo stesso tempo, il Milan in Italia e il Lille in Francia. Dall’altro lato, il fondo a stelle e strisce di Paul Singer potrebbe anche beneficiare degli effetti di una ricapitalizzazione del club. Sebbene non compaia come reale proprietario, infatti, avrebbe comunque un guadagno con l’ingresso di nuovi soci.