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Milan, il Tar vuole fare chiarezza sulla vendita del club
Figc deve consegnare a Blue Skye il dossier della vendita
Entro un mese la Figc dovrà consegnare entro 30 giorni a Blue Skye il dossier Milan. Lo ha stabilito martedì 28 marzo il Tar del Lazio accogliendo il ricorso della finanziaria contro il rifiuto della Federazione Italiana Giuoco Calcio. Le carte del procedimento amministrativo, di cui non si sapeva nulla, illuminano la scena di uno scontro già avviato sul piano civile e penale dagli ex soci di Elliott nel Milan. Durissime le parole dei legali di Gerald Cardinale, rende noto il Corriere della Sera, il patron del club, contro l’offensiva giudiziaria della Blue Skye di Salvatore Cerchione e Gianluca D’Avanzo.
E così mentre i due manager incassano una vittoria di tappa e sono autorizzati a ritirare il faldone sui requisiti di onorabilità e solidità finanziaria della nuova proprietà del Milan depositato in Figc, per la prima volta emergono dalle memorie «difensive» le argomentazioni di Gerald Cardinale e, in fotocopia, quelle di ACM Bidco (l’olandese al 99,9% del Milan), Milan stesso e di Giorgio Furlani, amministratore delegato del club.
Blue Skye era socio di minoranza (4,3%) di Project Redblack, il veicolo a maggioranza Elliott (95,7%) che attraverso la società Rossoneri possedeva il Milan. Si ritiene danneggiata dalla vendita a RedBird «avvenuta con modalità tali da pregiudicare il suo diritto di credito». La finanziaria nei suoi ricorsi ha più volte dubitato, tra l’altro, dell’effettivo distacco di Elliott dal controllo del Milan. Per verificare la fondatezza di tali dubbi cerca di ottenere tutti gli atti della compravendita, compresi quelli depositati in Figc.
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