Editoriali
Milan con un Conte in più? Forse sì forse che no
Pro e contro dell’arrivo del tecnico leccese a Milano
“Sono antipatico perchè vinco? Non è un problema mio”: Una frase, quella pronunciata da Antonio Conte, che di fatto rispecchia in pieno la sua forma mentis e il suo modo di intendere il calcio. Da giorni si sente parlare, con sempre maggiore insistenza di un suo arrivo al Milan a partire dalla prossima stagione. Il ciclo di Pioli, salvo sorprese, a giugno giungerà al termine e probabilmente i rossoneri cambieranno guida tecnica. Conte tecnico rossonero? Qualora fosse vero, sarebbe uno dei pochi, insieme a Alberto Zaccheroni, ad aver allenato tutte le grandi del calcio italiano: Juventus, Inter e Milan. Un allenatore dalla forte personalità, che sa perfettamente cosa occorre per vincere titoli e trofei e sa altrettanto perfettamente in che modo ricostruire una squadra che intende tornare a primeggiare.
PRO Ha riportato la Vecchia Signora a trionfare in Italia, ha vinto all’Inter uno scudetto al secondo tentativo, ha vinto una Premier League, nel 2016 alla guida della nazionale, ha affrontato a viso aperto all’Europeo la Germania campione del mondo in carica. Insomma, un allenatore dotato di grande carattere. In Europa va detto, il suo percorso non è altrettanto proficuo. In Champions League il massimo risultato ottenuto è la qualificazione ai quarti di finale nel 2023 ai tempi della Juve, poi tante eliminazioni gli ottavi e addirittura ai gironi. Per finire, in Europa League nel 2020 ha portato l’Inter in finale, venendo però sconfitto dal Siviglia. Non proprio un bel biglietto da visita per la squadra italiana che più di tutte ha tenuto alta la tradizione vincente a livello internazionale.
CONTRO Va anche detto che a Conte piace avere carta bianca sul mercato. Se vuole uno o due giocatori, la dirigenza deve adoperarsi nel procuraglieli. Il suo rapporto con la Juventus si interruppe proprio per questo motivo. E già qua si creerebbero delle diversità di vedute non indifferenti con l’attuale proprietà rossonera, che più che a vincere, punta a programmare. Certo, qualora Conte dovesse accettare di venire al Milan, significherebbe che qualche garanzia dovrebbe averla ricevuta. Zlatan Ibrahimovic, un vincente nato, ora dirigente rossonero, ha mostrato forte interesse nel riportarlo a Milano. E quando Ibra si mette in testa qualcosa, difficilmente poi non riesce a portarla a termine. Forse sì, forse che no? Vedere un Milan agguerrito, pronto a giocarsela alla pari contro chiunque, in perfetto stile Conte, male non farebbe. Le questioni da risolvere sarebbero molte, ma la curiosità che ne deriverebbe potrebbe valere il prezzo del biglietto? Ai posteri la sentenza.
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