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Milan, Cardinale torna a Milano e fissa gli obiettivi
Cardinale vuole la grande Europa, senza se e senza ma
Gerry Cardinale non ha festeggiato un gran compleanno, il 56°: si era regalato un viaggio a San Siro per l’andata delle semifinali Champions e non ha potuto brindare alla vittoria. Ci sono due novità: la data di nascita di Cardinale, l’8 maggio 1967, è stata svelata solo pochi giorni fa. Il proprietario di RedBird, fondo padrone del Milan, compie gli anni nello stesso giorno di Franco Baresi, icona rossonera (e di Sandro Tonali, l’anima milanista di oggi). Molto di quello che riguarda Cardinale è trattato con grande riservatezza: la sua agenda, i suoi spostamenti, i suoi incontri. La privacy prima di tutto. La seconda notizia, scrive la Gazzetta dello Sport, è che la presenza del patron al Meazza non è stata di buon auspicio come in tutte le altre grandi occasioni in cui era seduto in tribuna autorità: la tradizione resta favorevole ma resta anche il ko nel derby europeo.
Nel frattempo ogni giudizio è sospeso. È nell’indole imprenditoriale di Gerry: non soffermarsi sul momento, positivo o negativo che sia, e rinviare ogni decisione alla resa dei conti. Oggi si sa che Pioli è molto stimato per le capacità tecniche e lo stile di comunicazione, e che l’a.d. Furlani (con cui Gerry mantiene un filo direttissimo) si è mosso in sintonia con Maldini e Massara, d.t. e d.s. rossoneri, per concludere con successo la trattativa per il rinnovo di Leao. Ovviamente per sottoscrivere il contratto di Rafa, il più pesante considerate le due gestioni americane (pareggia l’ingaggio da 7 milioni di Ibra, che però se l’era visto corrisposto per una sola stagione), c’è stato il via libera di Cardinale. Un investimento da grandissimo club europeo. Che vuole vedere ripagato con la Champions.
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