Dichiarazioni
Il preparatore Pincolini: «Infortuni Milan? Legati allo stress, ma i problemi arrivano da lontano»
Intervenuto ai microfoni di TeleLombardia, Vincenzo Pincolini ha parlato dei problemi fisici in casa Milan. Pincolini, infatti, è stato il preparatore atletico dei rossoneri per ben 11 anni, seguendo e allenando la rosa di Arrigo Sacchi. Di seguito, le sue affermazioni:
«Credo che il problema sia legato allo stress. Quando sei sotto pressione poi, giocando ogni due giorni, sei sottoposto alla tensione, inizi a dormire meno bene e anche a livello psicofisico non recuperi. In una partita tiratissima, le analisi post match di chi perde sono sempre peggiori di chi vince: si riscontra più stress fisico in chi ha perso la battaglia. Gli allenamenti con questa frequenza di partite non sono chissà che cosa di incredibile. Quando hai dei dubbi su quello che stai facendo a livello fisico, nella preparazione, devi lavorare poco, così non fai danni e poi puoi ripartire. Ora credo abbiano ridotto i carichi, i problemi però arrivano da lontano, dall’estate: mi spiegate che preparazione atletica c’è stata se siamo stati 5 giorni e poi siamo partiti in tournée negli Stati Uniti? Il calcio di oggi è troppo complicato comunque, non invidio chi ci lavora»
Sul Milan: «Questa sera parlo da tifoso: voto sulla campagna acquisti? 1+. Siamo andati a prendere tanti che avevano già infortuni, e oggi al Milan ne hanno ancora. Pure chi aveva punti interrogativi sulla personalità continua ad averne. Dopo due anni così, dove abbiamo vinto lo scudetto e abbiamo portato a casa un quarto posto andando molto avanti nelle coppe, non abbiamo rinforzato la squadra. Non sono contento dei giocatori che sono a disposizione dell’allenatore: un iper campione come Leao si accende e si spegne come un albero di natale. In difesa non c’è una quadra precisa. Non ci siamo rafforzati»
Sulla situazione societaria: «A livello societario il Milan ha mandato via Maldini e Massara, ma non li ha sostituti con persone di campo. Pioli – continua Pincolini – ora ha tutto sulle sue spalle e si prende tutte le colpe, anche quelle relative agli infortuni»