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Il Milan ritrova il suo bomber d’area? Jovic come Rebic: la rinascita del serbo

Il serbo si è finalmente preso la scena con i colori rossoneri: può riscrivere la storia?

L’arrivo di Luka Jovic, dopo un mercato faraonico messo a segno dal duo Furlani-Moncada, con colpi in prospettiva e dall’alto grado di interesse, sembrava ridimensionare l’operato dei due dirigenti rossoneri, a causa anche dal mancato arrivo all’ultimo di Mehdi Taremi. Lo scetticismo era lecito: Jovic proveniva da diverse stagioni deludenti con il Real Madrid. E anche l’occasione Fiorentina, malamente sciupata dal serbo con prestazioni sottotono e molteplici stop fisici, non presagiva pensieri positivi. E c’è anche da dire che l’inizio dell’avventura in rossonero per la punta classe ‘97 non è stata delle migliori. Anche qui diverse settimane fuori per infortunio e un atteggiamento sul campo poco rabbioso e concentrato.

La svolta, paradossalmente, è arrivata nella sconfitta in Champions League contro il Borussia Dortmund per 3-1. Subentrato al posto di Yacine Adli, Jovic è andato per ben due volte vicino al gol, beccando anche il palo su un cross al bacio di Calabria. Ma la vera “rinascita” del numero 15 rossonero è andata in scena a distanza di pochi giorni dalla sfida europea contro i tedeschi. Con Giroud ancora fuori per squalifica, è toccato proprio al serbo condurre l’attacco del Diavolo e il suo apporto non è stato fallimentare: primo gol a San Siro e assist a Tomori per il momentaneo 3-0 contro il Frosinone. Se nella gara contro l’Atalanta Jovic non è stato protagonista di sussulti degni di nota, si è dimostrato, invece, determinante ieri contro il Newcastle. Subentrato anche qui al posto di Pulisic, il serbo ha fatto partire l’azione che ha portato al gol vittoria del Milan, con firma di Samuel Chukwueze.

Jovic
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Jovic come Rebic: la storia si ripete ancora?

L’avventura a Milano di Luka Jovic ricorda quella già vista qualche stagione fa con Ante Rebic. Anche qui, l’ex esterno rossonero non aveva iniziato con lo sprint giusto, beccandosi i fischi e le critiche dei tifosi. La svolta è arrivata dopo qualche mese, quando Rebic rovesciò il risultato, momentaneamente in favore dell’Udinese, con una doppietta personale che portò la firma del 3-2. Con qualche analogia e differenza, il presente di Jovic può cambiare il futuro del Milan. Con un vice Giroud ritrovato, il serbo è pronto a ripartire e a ricordare a tutti quanti il bomber d’area di rigore che era fin dai tempi dell’Eintracht Francoforte.

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