Dichiarazioni
Ex Milan, Futre: “I rossoneri devono prendere Taremi”
La riflessione dell’ex stella di Milan e Porto
In un’intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport, Paulo Futre, ex giocatore di Milan e Porto, ha detto la sua sull’eventuale trasferimento di Taremi in rossonero. Ecco le sue parole:
Futre, quindi Taremi è un attaccante ad altezza Milan?
“Lo ha dimostrato con i fatti e con i gol, di stagione in stagione: è stato costante e sempre presente. Sia sottoporta sia negli assist. A me è sempre piaciuto, però, soprattutto per il suo atteggiamento: gioca col petto in fuori, non ha paura delle polemiche e lui ne attira tante…”
A cosa si riferisce?
“Taremi ha una rara capacità nel procurarsi i calci di rigore. Sapersi far fare fallo in area è un’arte, una cosa non semplice che ti aiuta a vincere le partite. A lui è capitato spesso, per questo ha subito critiche, ma ha una personalità talmente grande da fregarsene e andare avanti: lui fa bene il suo mestiere di attaccante, morde e del resto se ne frega. Con un carattere di questo tipo, non avrebbe paura di giocare in un tempio sacro: San Siro”
Se alla fine arrivasse, dovrebbe giocarsi il posto con un peso massimo come Giroud: chi vincerebbe la sfida?
“Sicuramente Taremi non la teme, anche se bisogna dire che Giroud è stato decisivo per il Milan in questi anni di rinascita. Nel calcio di oggi servono almeno due centravanti forti di questo livello, ma io non escludo che a volte potrebbero pure stare in campo insieme. Taremi è meno prima punta di Giroud, potrebbe girargli attorno”
Il suo Porto fa resistenza fino all’ultimo…
“Normale, è un giocatore strategico, che ha fatto la storia e che era adorato sia dalla gente che da Conceiçao: in qualche modo andrà sostituito e non sarà facile. Ma la dirigenza del Porto la conosco bene da anni, lavora sempre alla stessa maniera, con dei principi saldi: giustamente, si fa pagare i gioielli che ha in casa. Poi quando un giocatore è in scadenza 2024 e ha tutta questa voglia di andare via…”
Ecco, l’ha sorpresa questa voglia di Milan così forte da parte dell’iraniano?
“Il Porto è una grande squadra e per me è casa, ma il Milan è… il Milan. Sicuramente andrà a guadagnare uno stipendio superiore, ma lo ha cercato un club che ha un fascino storico forse unico al mondo. E io posso dirlo perché l’ho visto con i miei occhi. La prima volta che misi piede a Milanello sentivi che eri in un posto diverso dagli altri: respiravi grandezza e storia. È vero che la società ha attraversato anni di inspiegabile buio, ma adesso mi sembra lanciata per tornare definitivamente quella di una volta, anche grazie al mercato”
Le sta piacendo questa campagna in grande stile?
“La sconfitta nel derby in semifinale di Champions ha dato, forse, ancora più rabbia per crescere e potenziare la squadra. Quanti ne hanno presi? Tantissimi! Pulisic e Loftus-Cheek dal Chelsea, ad esempio, hanno dato ancora di più una dimensione internazionale, mentre Taremi sarebbe l’ultima fetta di torta che rende tutto più dolce e serve per lo scudetto e la Champions. Pioli ha una squadra “europea” e io da rossonero me la godo”
Ma sa che al posto di Taremi sarebbe potuto arrivare un certo Romelu Lukaku?
“Ho seguito le vicende da lontano, un bel caos da quando ha deciso di non restare all’Inter. Sarebbe stato un passaggio di mercato incredibile, da una milanese all’altra, ma quello che conta è che Lukaku e Taremi sono… il giorno e la notte. Diversissimi. Avendo già Giroud, il Milan ha scelto bene così”
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