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Casa Milan, tanta attesa dei tifosi per l’evento con Pippo Inzaghi
INCONTRO – Nella giornata odierna – 20 giugno – Filippo Inzaghi sarà a Casa Milan per una sessione di firma-copie del suo nuovo libro, dalle 12.30 alle 13.30. I primi 70 tifosi che acquisteranno il libro “Il Momento Giusto” presso lo store di Casa Milan nella mattinata del 20 giugno, avranno così la possibilità di incontrare la gloria rossonera e farsi autografare la copia acquistata.
E proprio in via Aldo Rossi che tantissimi tifosi sono già in fila per riuscire a strappare una foto e un autografo dall’ex numero nove del Milan, come documentato dal nostro inviato Edoardo Varese:
Le parole di Inzaghi ai microfoni della Gazzetta
Oggi è in uscita nelle librerie l’autobiografia di Filippo Inzaghi. L’edizione odierna della “Gazzetta dello Sport” riporta stamattina una parte del libro in cui l’ex attaccante rossonero racconta il suo addio al calcio:
“Era stato Allegri a chiudere la mia carriera da giocatore. Io e il Milan, infatti, nella primavera del 2012 avevamo trovato un accordo per prolungare di un anno il mio contratto. Io sarei stato un importante collante nello spogliatoio che nel giro di poco tempo aveva perso Maldini, Pirlo, Nesta, Gattuso, Seedorf. Elementi di spessore che avevano lasciato un vuoto profondo. Non avrei accampato alcuna pretesa… Galliani era felice di aver trovato insieme a me questa soluzione. Allegri invece la bocciò, non mi voleva più nello spogliatoio e lo disse al dirigente chiedendo che non mi fosse rinnovato il contratto. Per me fu una mazzata“
L’ultimo gol a San Siro contro il Novara:
“Dettare il passaggio è come un passo di danza a distanza con il tuo compagno: bisogna lavorare bene in coppia, lui deve servirti al momento giusto e tu devi farti trovare al posto giusto. Ci sono tutto io in quest’azione. Parto sulla linea del fuorigioco. Seedorf ha capito in anticipo, il suo lancio è perfetto, io stoppo di petto e mi defilo leggermente sulla destra. Ma non ho bisogno di guardare la porta, non mi è mai servito: io la ‘sento’. Fontana, portiere del Novara, mi esce incontro con prontezza e mi chiude lo specchio, almeno è ciò che crede. Io faccio una girata di destro e la palla finisce in rete. Impazzisco. Corro sotto la curva, il primo ad abbracciarmi è Nesta.
L’ultimo tiro della mia vita è un gol: non ho più alcun dubbio, non mi farò tentare da nessuna offerta, questa è la mia ultima partita. È finita. Prima di tornare a centrocampo mi fermo, mi giro verso i tifosi, mi inginocchio, sollevo la maglia e la bacio. Un bacio commosso, dolce, gonfio di eterna gratitudine. L’arbitro fischia, vedo mio nipote Tommaso correre da me. Lo stringo forte, mi si chiude il cuore. Guardo la mia Sud e la saluto… Ciao Milan, ciao San Siro. È stato bellissimo”