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Cardinale, se vuoi vincere impara dall’Inter
6 anni di fila in Champions, stasera la finale: ecco come si fa
Milan, impara dai cugini: anzi Cardinale impara da Zhang. Un paradosso, ironia? Niente affatto: ci sono tante cose che il patron rossonero dovrebbe imparare dal presidente dell’Inter. La più importante? Il lato sportivo. Ebbene, questa sera i nerazzurri disputeranno la finale di Champions League contro gli alieni del Manchester City. Indubbiamente partono con gli sfavori del pronostico, ma si sa, la finale è una partita secca, durante la quale può succedere davvero di tutto. Il Milan contro il Barcellona, contro la Juventus, il Chelsea contro il Bayern Monaco e proprio contro il City, l’hanno dimostrato. Non sempre vince il più forte, contano anche esperienza e mentalità. In questo senso, l’Inter ne ha parecchia.
Zhang non bada certo a spese, ha dimostrato che a lui interessa una cosa sola: vincere, ad ogni costo. Due Coppe Italia, due Supercoppe Italiane, uno scudetto. Poi una finale di Europa League, persa ma raggiunta e dulcis in fundo la finale che tutti sognano, il cui esito è ancora ignoto. Insomma, un curriculum davvero ammirevole e considerevole. Zhang, sebbene la situazione economica sia preoccupante, vince. Cardinale l’anno scorso, quando ha preso il controllo del Milan, ha dimostrato e ribadito che antepone altri aspetti, crescita economica, nuovo stadio su tutti, ai risultati sportivi. Resta da chiedersi il perchè, i tifosi vorrebbero ricevere una risposta. Specie dopo il licenziamento di Maldini, a cui ha fatto seguito l’addio di Massara, quindi dei due uomini della rinascita rossonera. Per Cardinale lo scudetto dell’anno scorso è stato come un fulmine a ciel sereno. Per i due dirigenti avrebbe dovuto rappresentare un punto di partenza per far tornare grande il diavolo. Cardinale, però, non è stato dello stesso avviso. Intanto, Zhang continua a vincere.
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