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Dichiarazioni

Fonseca: «Pavlovic e Reijnders non partiranno titolari. Qui arrivato al momento giusto»

Fonseca
Paulo Fonseca parla alla vigilia di Milan-Torino

Intervenuto in conferenza stampa, mister Paulo Fonseca parla alla vigilia di Milan-Torino, sfida valida per la prima giornata di campionato. Di seguito, le sue affermazioni: «Le sensazioni sono molto positive, già dal primo giorno. Oggi lo sono ancora di più: noi siamo pronti per incominciare il campionato in tutta fiducia. Abbiamo grande ambizione. Vogliamo giocare domani con la nostra identità e a mostrare ai tifosi ciò che siamo»

Da che fila partirebbe il Milan, se fossimo in una griglia di Formula 1? «La nostra squadra ha avuto un cambiamento, il modo di giocare le partite è diverso. La partenza non sarà al primo posto, ma siamo vicini»

Su Fofana: «Non voglio parlare prima, perchè deve prima fare gli esami medici. Non è un segreto che stia arrivando e sono molto soddisfatto dal mercato»

E’ la squadra più forte che abbia allenato? «E’ presto se ho allenato il gruppo più forte, ma sicuramente è forte. Siamo qui per vincere, lottare per lo scudetto. Ogni giorno che lavoro con i miei ragazzi ho sempre più fiducia in loro»

In che cosa sarà diverso il suo Milan? «Non mi piace fare paragoni. Qui in Italia ci sono tanti analisti tattici, quindi è più un lavoro vostro. Chiunque capisca un po’ di tattica, può vedere che qualcosa è cambiato: il modo di difendere o di attaccare»

Come si colma il gap con l’Inter? «E’ una squadra molto forte. E’ arrivati in finale di Champions League, lo scorso anno ha vinto lo scudetto. Ma ci sono anche tante squadre: Juventus, Atalanta, Napoli. Noi sappiamo che l’Inter è forte, ha lo stesso allenatore e giocatori, ma crediamo nelle nostre ambizioni»

Consideri chiusa la campagna acquisti? «Con l’arrivo di Fofana, il mercato è chiuso. Semmai, dobbiamo far uscire qualche giocatore, perchè non è facile allenare così tanti giocatori»

Che partita sarà domani? «La prima partita è sempre difficile. Il Torino è una buona squadra, ha cambiato allenatore, che io conosco. La linea difensiva a cinque è sempre difficile da imbucare. Ma ci siamo preparati bene e vogliamo vincere. Ci aspettiamo da parte loro più difensiva, con meno spinta in avanti, cercando di cogliere le ripartenze»

Cosa manca ancora a questa squadra? «Non manca niente, perchè non abbiamo ancora cominciato (ride, ndr). Abbiamo bisogno di tempo per cambiare, non siamo una squadra perfetta. Ma non voglio dare informazioni agli avversari dicendo cosa manca»

Ha provato l’attacco composta da Chukwueze-Pulisic-Leao-Morata?: «L’ho già provato e l’ho pensato, ma non so se lo proverò domani. Chukwueze sta bene, Pulisic sta facendo un altro lavoro che mi sta piacendo tanto. Morata è arrivato da poco tempo, mentre Leao sta bene. Jovic sta lavorando bene. Abbiamo diverse soluzioni lì davanti»

C’è qualcosa che l’ha stupita? «Sono sorpreso dalla forma fisica dei miei giocatori. E’ stato più veloce di quanto mi aspettavo»

Su Kalulu e Adli: «Non voglio fare nomi, ma ho già parlato con i miei giocatori. Abbiamo tanti calciatori per diverse posizioni: farò giocare chi ritengo che abbia più spazio per esprimersi in campo»

Su Pavlovic: «Sia lui che Reijnders non sono pronti per giocare domani. Sarà difficile iniziare dal 1′ con loro. Meglio – Fonseca annuncia – in partita in corso»

E’ stato bello vedere tutti quei tifosi per il Trofeo Berlusconi? «Molto. E’ stato molto emozionante vedere uno stadio con 55mila tifosi. Domani, credo, avremo lo stadio praticamente pieno. Non sono solo i risultati, ma dobbiamo giocare per vincere e per lasciare i tifosi orgogliosi»

Il destino l’ha fatta incontrare al Milan al momento giusto? «Sì. Io credo molto nell’energia, meno nel destino. Arrivo in un club come al Milan nel momento giusto della mia carriera. La mia esperienza a Roma mi ha aiutato tanto»

Le idee di Velasco, che dice che un allenatore è arrivato quando non ha bisogno più di spiegare le cose ai suoi giocatori: «Domanda molto difficile. C’è un momento per tutto. Noi allenatori dobbiamo capire questi momenti. Non c’è altra forma di allenare, se non dire ai giocatori come giocare e agire da squadra. Le squadre che vincono sono i club con giocatori di grande qualità, ma che hanno spirito di squadra. Questo mi piacerebbe vedere in campo con il Milan. Ma dobbiamo fare capire – conclude Fonseca – ai giocatori che insieme siamo più forti»

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