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Udinese-Milan, la moviola della Gazzetta: giusto il rigore
Corretta la direzione arbitrale di Doveri del match
La Gazzetta dello Sport analizza gli episodi arbitrali di Udinese-Milan. Il direttore di gara Doveri tutto sommato, si è comportato egregiamente. L’episodio chiave di una partita piuttosto elettrica al 42’ del primo tempo con il rigore dato al Milan: Bijol ha il braccio molto staccato dal corpo quando tocca la palla con il braccio sul controllo di Leao. Doveri prima lascia correre poi, richiamato dal Var Nasca, va al monitor e cambia idea: decisione giusta. Ibra batte il penalty e lo sbaglia, il Var segnala l’infrazione di Beto che era entrato prima in area e poi aveva raccolto la respinta di Silvestri: da regolamento il rigore va ripetuto. Sottil protesta e viene espulso. Nella ripresa, al 55’, trattenuta reciproca tra Ibra e Bijol in area bianconera: giusto far continuare. Sul terzo gol dell’Udinese Ehizibue è in posizione regolare, prima contatto tra Success e Tchaw giudicato regolare da Doveri.
Confusione In linea di principio non è ammissibile né comprensibile che il Milan si faccia sottomettere dall’Udinese. Di fatto è successo nel primo scorcio della partita di ieri sera, venti minuti in cui il Milan ha subito le pressioni e gli attacchi della squadra di Sottil, senza neppure ripartire. C’entra il “non gioco”, ma più che altro è stata una questione di atteggiamento, di avvicinamento sbagliato alla gara, come se l’ingresso nei quarti di Champions, tra le otto elette, fosse un lasciapassare a prescindere. No, in provincia, specie a Udine, i punti te li devi guadagnare metro su metro perché qui per costituzione lottano su ogni pallone.
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