Dichiarazioni
Trevisani: «Il Milan può battere il Liverpool e prenderne quattro dall’Inter»
Nel corso della nuova stagione di ‘Fontana di Trevi‘, famoso podcast di Cronache di Spogliatoio, il giornalista e telecronista sportivo Riccardo Trevisani torna a parlare di Milan. Di seguito, le sue affermazioni: «Io sottovaluto il 4 a 0 del Milan contro il Venezia, non sottovaluto Abraham soprattutto per quello che dicevi prima per Lazio-Milan. La sponda sul gol di Leao è roba da fuoriclasse. Abraham ha colpi da fuoriclasse. Il problema è che su quella clip di TikTok non c’erano fotomontaggi, si è mangiato gol da mettergli le mani addosso, una roba impressionante, aveva perso a Roma anche la brillantezza, la voglia, l’atteggiamento».
Sui giocatori rossoneri: «Detto questo, secondo me il giocatore rimane un giocatore che ha dei guizzi molto importanti, e che se ha fiducia e la sente può fare qualsiasi cosa. Il primo anno a Roma ha fatto 30 gol, in stagione, con la Conference che è più semplice, ma comunque ha fatto 30 gol, sono tanti, e non c’era ancora Dybala a rifornirlo. Quindi per me il giocatore è valido ed è giusta la sottolineatura, anche sul parco attaccanti del Milan, non dirò che Chukwueze non sta giocando con Fonseca perché sarebbe troppo facile, aspettiamo altri momenti, dirò invece che i giocatori del Milan sono come erano con Pioli, anche con Fonseca, molto accendi/spegni, accendi/spegni. Ricordiamo, giustamente, che ha fatto due pareggi con la Salernitana, ma l’anno scorso ha battuto il Paris Saint Germain»
Su Milan-Liverpool: «Io penso che il Milan domani (oggi) farà una grande partita contro il Liverpool, per due ragioni: la prima è che non ho nessuna fiducia in Slot, e l’ho detto quando l’hanno preso quest’estate, e soprattutto penso che però non è che se batte il Liverpool entra in campo con l’Inter e fa il partitone. Penso che potrebbe battere il Liverpool e prendere 4 gol al derby. Ecco questo è quello che credo, che è una squadra talmente illegibile alla quale dare continuità è molto complicato a prescindere dalle colpe che ha l’allenatore»