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Striscioni e uscita anticipata: così la Curva Sud ha protestato in Milan-Genoa (FOTO)

E’ stato un pomeriggio sofferente per il popolo rossonero che ormai sperano solo nella fine della stagione sportiva 2023-24 per poter voltare pagina

Il Milan scende in campo, gioca la solita partita con tanti errori difensivi, e pareggia 3-3 contro il Genoa nella 34esima giornata del campionato di Serie A. La vera partita, però, l’ha giocata la Curva Sud Milano che come aveva annunciato in settimana ha effettuato lo sciopero del tifo per manifestare totale contrarietà nei confronti della gestione targata RedBird\Gerry Cardinale. Una scelta che la stessa Curva Sud ha spiegato così nell’opuscolo consueto del pre partita:

 

 


Milano, San Siro – Foto Soloxmilanisti.it

«AC Milan dove sei? Un antico proverbio che il mondo del calcio ha fatto suo da molto tempo recita: “Le pecore si contano a maggio”: oggi le contiamo NOI, in questa curva che vedete senza bandiere e senza striscioni per la prima volta dopo diversi anni, dopo quegli anni in cui a difesa di un Milan portato sull’orlo del baratro eravamo rimasti unicamente NOI della Curva Sud. E anche oggi, a 2 anni dalla conquista di uno degli scudetti più belli della storia, noi tifosi milanisti ci sentiamo ancora una volta gli unici ad amare follemente il Milan e gli unici a difenderlo sempre, a dispetto di dirigenti e importanti personaggi della società: ma perché ci sentiamo così? Perché in questi 2 anni, oltre a un comprensibile e legittimo assestamento, non si è mai parlato chiaramente di quali sono i reali obiettivi che la società e la dirigenza del Milan si è posta? Perché in questi 2 anni abbiamo solamente sentito parlare della costruzione del nuovo stadio? Perché in questi 2 anni è mancato qualcosa in sessioni di calciomercato che probabilmente potevano essere gestite meglio, anche vedendo come si sono mosse le rivali del Milan? Perché in questi 2 anni siamo riusciti a perdere tutto ciò che era possibile, spesso in maniera imperdonabile? Perché dopo ogni sconfitta del Milan non si alza dalla società una voce forte e autorevole a rintuzzare attacchi e falsità, soprattutto quando provengono da certi media spudoratamente al servizio della seconda squadra di Milano? Perché dopo i vergognosi torti arbitrali di questi 2 anni, anche a livello europeo, non abbiamo sentito la protesta decisa e puntuale in ogni sede da parte della nostra società? Perché in un settore fondamentale come la comunicazione i dirigenti del Milan ci lasciano sovente basiti con silenzi assordanti, dichiarazioni superficiali e perfino grottesche? Perché nonostante alcune roboanti promesse sembra che il vero obiettivo della società sia solo la qualificazione alla Champions, quella che per il Milan è il minimo sindacale?».

Curva Sud
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Conclude la Curva Sud Milano: «Ecco i motivi per i quali ci sentiamo gli unici a volere davvero un Milan che sia degno della sua storia e del suo blasone, specialmente in questo inizio di maggio in cui dovrebbero essere da tempo chiari gli obiettivi futuri, le strategie e i progetti per raggiungerli e invece neppure sappiamo chi sarà il prossimo allenatore del Milan, con tutti i problemi che derivano dal ritardo con cui non si è ancora presa questa fondamentale decisione. Siamo al tramonto di una stagione mediocre e deludente che avrebbe potuto vivere un finale migliore ma sono stati fatti tutti gli errori possibili, anche in panchina, per finirla nel peggiore dei modi; abbiamo patito l’eliminazione in Europa League da parte di un’italiana e nessuna voce si è alzata dalla società per dire qualcosa a un popolo rossonero che, ancora una volta, ci aveva creduto e aveva spinto il Milan fino al fischio finale: abbiamo visto le m**de festeggiare il campionato nel derby e abbiamo dovuto ascoltare parole della dirigenza rossonera che ci hanno fatto imbestialire, perché a tutto davvero c’è un limite. Ora però la nostra pazienza è finita, perché crediamo che in questi 2 anni di aver dato la massima fiducia alla società e il massimo supporto alla squadra ed è arrivato il momento della chiarezza, di sapere finalmente quali siano le reali intenzioni della proprietà, se davvero le sue ambizioni coincidono con quelle del popolo milanista che oggi è stufo di dover solamente partecipare, di doversi accontentare di un piazzamento in Champions quando ben altro chiede e merita la storia e la tradizione del Milan. Non è stato facile decidere di non esporre i nostri striscioni e sventolare le nostre bandiere, però è giusto far vedere come potrebbe diventare San Siro quando si portano i milanisti al limite, quando si sottovalutano l’amore e la fedeltà di una tifoseria capace di trascinare la sua squadra a vincere lo straordinario scudetto di 2 anni fa, grazie alla creazione di un’unione perfetta tra chi scendeva in campo e chi era sugli spalti. Avete goduto della nostra fede, avete visto il sostegno incessante di un popolo follemente innamorato, sapete quanti siamo e cosa siamo pronti a fare per il nostro Milan: cosa vi serve ancora per fare quei passi che ogni milanista vi chiede? Cosa aspettate per rispondere con i fatti, non con le chiacchiere, alle domande che ogni milanista vi pone soffrendo e tifando per quel Milan che non è un brand, non è un’azienda, che non è una factory ma che è, invece, tutta la sua vita? Valutate e scegliete bene i vostri passi futuri, non c’è più tempo da perdere cari signori, se volete continuare ad avere il sostegno ineguagliabile di tutto il popolo rossonero che ha sempre e soltanto il Milan nel cuore! Nervo, nostro carissimo amico e grandissimo ultras, è stato colpito da un lutto dolorosissimo e per fargli sentire la vicinanza di tutta la curva esporremo oggi lo striscione CURVA SUD MILANO solo ed esclusivamente per il tempo necessario a salutare degnamente la sua mamma. Forza Nervo, la tua curva è con te».

La protesta della Curva Sud in occasione di Milan-Genoa, foto soloxmilanisti.it

La protesta durante i novanta minuti di Milan-Genoa

Nessun coro all’ingresso in campo della squadra per la consueta fase di riscaldamento. Idem per l’annuncio delle formazioni. Il clima a San Siro è stato davvero surreale e a cantare erano solo i tifosi del Genoa che occupavano il settore ospiti. Poi arriva il fischio d’inizio e il cuore pulsante del tifo rossonero espone una serie di striscioni per il seguente messaggio: «Un progetto vincente parte dalla società. Coesione, ambizione, capacità, acquisti mirati, presenza istituzionale, strategia comunicativa». La protesta poi continua con lo striscione: «Il rumore del silenzio». La serata termina con la Curva Sud che a circa dieci minuti dal triplice fischio finale abbandona il proprio settore. Il messaggio è stato lanciato, chiaro e senza fraintendimenti: il popolo rossonero vuole, desidera, una svolta a livello societario. Servono scelte forti a partire già prossimo allenatore.

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