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Dichiarazioni

Serginho su Milan-Juve: «Un big match così non ha un favorito. Gara difficile»

L’ex calciatore del Milan, Serginho, è intervenuto ai microfoni della ‘Gazzetta dello Sport’ con una lunga intervista. Il brasiliano ha indossato la maglia rossonera per ben nove stagioni, è stato campione d’Italia nel 2004 e due volte campione d’Europa nel 2003 e nel 2007. Serginho ha aperto l’intervista ringraziando i tifosi milanisti per i tanti messaggi d’affetto ricevuti in seguito alla scomparsa del figlio: «Dal popolo rossonero mi sono sempre sentito amato, fin dal primo giorno. Ogni volta che vado a San Siro è una grande emozione sentire i loro cori e il loro affetto. Dopo la tragedia di agosto, il loro sostegno, quello del club e dei miei ex compagni mi ha dato una forza in più per camminare, per andare avanti».

Poi uno sguardo a Milan-Juventus, partita in programma domani alle ore 18:00 a San Siro: «Una gara difficile da leggere perché arriva in un momento non ideale: le due squadre hanno avuto alti e bassi e si aspettavano qualcosa di più da questo inizio di stagione. Hanno avuto, diciamo, un po’ di instabilità a livello di gioco e risultati. Un big match così non ha un favorito. Il Milan a San Siro avrà il sostegno dei tifosi e questo può compensare la differenza di punti in classifica».

Sugli alti e bassi del Diavolo: «I rossoneri hanno cambiato allenatore, calciatori e sistema di gioco: era inevitabile una certa instabilità. Ci vuole tempo sia ai giocatori per assimilare i concetti del nuovo tecnico sia a Fonseca per conoscere la rosa. In tre mesi non è possibile sistemare tutti i problemi che c’erano lo scorso anno». Qual è il vero Milan? «Spero quello del derby e del Bernabeu. Peccato non ci sia stata continuità di rendimento» Leao? «Rafa è il più forte del Milan, quello che fa la differenza. Non capisco chi non ha pazienza: vedrete a maggio quante partite ci avrà fatto vincere. Non saranno poche… Bisogna togliergli un po’ di pressione». Invece, cosa sta succedendo a Theo? «Vale lo stesso discorso fatto per Leao: cosa si aspetta la gente da un terzino sinistro? Cinquanta assist e dieci gol in una stagione? È reduce da quattro annate super e può starci che dopo l’Europeo non abbia iniziato al massimo».

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