Ci saranno parecchi duelli, soprattutto a centrocampo
Stamattina a Milanello il “provino” di Leao. Se il responso sarà negativo, in alto a sinistra giocherà Alexis Saelemaekers. È evidente, riporta la Gazzetta ello Sport, come tra i due non ci sia connessione alcuna, esterni troppo diversi per essere accostati. Senza Leao il Milan perderà forza e dribbling, assist e tiri, un patrimonio inestimabile. Con Saelemakers il Milan godrà di stabilità tattico-strategica. Il ragazzo ha studiato all’accademia dell’Anderlecht, uno dei migliori centri di formazione d’Europa. L’estrazione e l’addestramento belga hanno lasciato l’impronta. Saelemaekers è un Krunic spalmato su 80 metri di fascia. Nella Champions in corso non ha giocato molto, 298 minuti per 6 presenze, anche perché è rimasto fuori a lungo causa serio infortunio. Ha inciso quanto a cross: ne ha sfornati 9, molto al di sopra della media del ruolo. Saelemaekers però ha imparato a mettersi in proprio. Sorprendente per abilità il suo gol contro il Napoli nel 4-0 al Maradona, una serpentina da numero 10. Attenzione all’evoluzione di Saelemaekers.
Molti percepiscono Rade Krunic come una riserva, come uno che comincia dalla panchina. Di fatto Krunic gioca. Merito della sua universalità, Krunic sa ricoprire molti ruoli: mediano, interno, trequartista con compiti di disturbo del regista avversario, all’occorrenza esterno o terzino. Da qualche tempo Pioli lo riutilizza a centrocampo, di fianco a Tonali, perché l’allenatore si è inventato Bennacer guastatore tra le linee. Krunic sa fare tutto, senza eccellere in qualcosa di particolare. Non “strappa”, è un regolarista, un bilanciatore. Oggi incrocerà uno tra Barella e Mkhitaryan, dipenderà dalla sua posizione: si muoverà alla destra o alla sinistra di Tonali? Non solo corsa e palloni recuperati, Krunic nasce numero 10 e in repertorio ha colpi inaspettati per chi lo ha relegato allo status semplice di equilibratore e faticatore.
