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Dichiarazioni

Sacchi: «Milan, tieni Pioli. È un grande tecnico»

Intervistato ai microfoni della “Gazzetta dello Sport“, Arrigo Sacchi mostra vicinanza a Stefano Pioli, giudicando positivamente le sue ultime settimane. Queste le sue affermazioni:

«Se continua così e se proseguono i miglioramenti, non vedo per quale ragione Pioli dovrebbe essere mandato via a fine stagione. L’importante è che il Milan tenga sempre il piede schiacciato sull’acceleratore e che creda nelle sue potenzialità»

Che cosa le sta piacendo del Milan? «Sto iniziando a vedere una squadra, che è la cosa più importante. Mi spiego: non ha ancora raggiunto il massimo, però finalmente i giocatori si aiutano, dimostrano di seguire l’allenatore, lottano, s’impegnano, non mollano mai»

Può fare un esempio? «Se non hai valori morali importanti alla base del gruppo, non vinci partite come quella di Udine: in rimonta, all’ultimo minuto, dopo aver fatto una fatica tremenda. È stato un premio alla volontà. Meritatissimo per quello che si era visto in campo, soprattutto prima dell’episodio di razzismo contro Maignan. Ci sono tre fattori che determinano la forza di una squadra, non mi stancherò mai di dirlo»

Quali? «La fortissima motivazione, l’elevato spirito di gruppo e il gioco. Mi pare che le prime due qualità, considerato come sta andando l’ultimo periodo, ci siano. Il gioco, invece, può ancora migliorare. Anche se siamo già a un discreto livello. Bisogna però acquisire una maggiore continuità di rendimento»

In cosa c’è da migliorarsi? «Vorrei vedere il Milan stretto e corto: non più di trenta metri di lunghezza. In questo modo si sviluppano le sinergie tra i reparti, la collaborazione tra i giocatori, e poi si può fare pressing, che è il vero segreto del calcio moderno. Se sei corto, e se tutti sono vicini, ci si aiuta, si ruba il pallone agli avversari e si aumenta l’autostima facendo piombare gli altri nella depressione. In poche parole: l’obiettivo – spiega Sacchi – è diventare ottimisti, avere il dominio del gioco»

I tifosi hanno manifestato delusione: «Verissimo, e quando fischiavano avevano ragione perché non si divertivano. Però nell’ultimo periodo Pioli ha dimostrato di avere in mano la squadra e la squadra ha dimostrato di voler seguire il suo allenatore. E difatti ci sono i risultati e non ci sono più i fischi. La gente non è mica stupida: se nota l’impegno, se capisce che i giocatori hanno dato l’anima, applaude e sostiene. E l’ambiente del Milan, che è un ambiente molto competente, sono sicuro che darà una mano in questa seconda parte di stagione»

Che cosa dovrebbe fare Pioli? «Insistere con le sue idee, che lo hanno portato a vincere quattro partite consecutive in campionato. Deve essere un martello, lavorare duro, non dare nulla per scontato. E se c’è qualcuno che non lo segue, dopo aver provato a convincerlo per una, due o tre volte, deve avere la forza di metterlo fuori. La regola più importante, l’ho sempre sostenuto, è il rispetto delle regole. Guai a concedere deroghe»

C’è anche l’Europa League…: «L’Europa League è un trofeo molto prestigioso e i rossoneri hanno le carte in regola per arrivare fino in fondo. Devono credere nelle loro possibilità e nelle loro qualità: l’aspetto mentale è decisivo quando si vogliono raggiungere grandi obiettivi. E poi c’è sempre il campionato, dove – continua Sacchi – il Milan ha il dovere di migliorarsi e di mostrare ancora quell’impegno e quella voglia di lottare che ho ammirato ultimamente»

Sacchi
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