Dichiarazioni
Sacchi: «Il Milan può e deve fare molto di più»
Il commento dell’ex tecnico rossonero
Alla Gazzetta dello Sport Arrigo Sacchi ha commentato la vittoria del Milan ottenuta al Bentegodi di Verona. Sacchi ha fatto alcune considerazioni anche sul periodo di forma dei rossoneri:
«Il Milan, con la vittoria di Verona, ha allungato, anche se mancano ancora molte partite. Il successo dei rossoneri è stato netto, però alcune cose vanno corrette se si vuole raggiungere il traguardo. La squadra di Pioli, in alcuni momenti della sfida, è stata troppo lunga. La fase difensiva non è sempre impeccabile, anche perché il centrocampo fa poco filtro e gli attaccanti rientrano poco. La questione è basilare: in questo modo i difensori vengono spesso esposti all’uno-contro-uno e possono andare in crisi».
«L’obiettivo dev’essere quello di avere una squadra corta, perché così tutti si aiutano e tutti collaborano. Se un giocatore sta a quaranta o a cinquanta metri dal punto in cui si svolge l’azione, è come non averlo. In Italia, purtroppo, questa semplice regola non l’abbiamo ancora imparata: più i giocatori sono vicini e più si possono dare una mano, possono fare pressing, possono aggredire l’avversario e, di conseguenza, consentire ai difensori di posizionarsi nel modo migliore per evitare di essere saltati».
«Dei rossoneri, per parlare anche di cose positive perché ce ne sono, ho ammirato la crescita di alcuni singoli. Pulisic su tutti. Mi sembra che questo ragazzo, alla sua prima stagione in Italia, si stia integrando bene e stia dando una mano alla squadra. Ha buona tecnica, ottime qualità atletiche e mi sembra anche ben disposto quando si tratta di ripiegare in fase di contenimento. Adesso, per proseguire in questo percorso positivo che dura ormai dall’inizio dell’anno, per tenere a distanza la Juve e per cercare di arrivare il più avanti possibile in Europa League, Pioli deve battere sul tasto del pressing, della squadra corta, che si deve muovere come una fisarmonica, avanti e indietro tutti assieme, tutti e undici, senza pause e a ritmi alti. Se ci riuscirà, sono convinto che per il Milan sarà una bella primavera».
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