Il belga unico sufficiente tra i rossoneri
Alexis Saelemaekers è il guastafeste di Roma: l’Olimpico giallorosso aveva appena iniziato le celebrazioni del gol, ed ecco arrivare lui a staccare la musica. E a ridare fiato ai milanisti in trasferta (che per la verità avevano cantato fino all’ultimo). Non è l’avvio di un party tutto rossonero, perché un pareggio in rimonta non merita di essere celebrato più di tanto e infatti Pioli racconta che nello spogliatoio è maggiore la delusione per la mancata vittoria che l’allegria per il punto guadagnato. A Saelemaekers, scrive la Gazzetta dello Sport, va così il 10 senza la lode: tanti, dieci, sono i gol segnati in rossonero in 132 presenze, 84 da titolare e 48 da subentrato come ieri. La Roma, colpita già due volte, diventa la vittima prediletta.
“È stato un gol importante, ma più importante ancora è la squadra” racconta a fine partita. “Peccato non aver conquistato i tre punti perché sarebbero stati davvero molto importanti. Usciamo così così, contenti a metà: trovare spazi in questa partita era difficile. Però dai, ora concentriamoci subito sulla fine della stagione”. Alexis è stato il primo vero cambio di Pioli nel tentativo di rompere l’equilibrio (Thiaw per Tomori era stato dettato dalla necessità).
E’ in effetti uno dei milanisti più dinamici, il più lesto ad approfittare del traversone di Leao e ad appoggiare da due passi in rete. Ed era già stato argomento di discussione ancora prima del gol: nelle chat e sui profili social rossoneri era diventato immediatamente virale il video di Ibanez che lo travolge in corsa con il belga che resta dolorante a terra. Per l’arbitro Orsato l’entrata è solo da giallo: per i milanisti, e non solo per loro, sarebbe stato più giusto il rosso.
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