C’era anche il rigore per i rossoneri, visto dal Var
Roma-Milan, un match in cui è successo davvero di tutto. I rossoneri hanno vinto, questo è vero, ma non sono certo mancate le polemiche. La Gazzetta dello Sport in edicola oggi, ha analizzato tutti gli episodi più rocamboleschi che si sono verificati durante il corso della partita. Rapuano non sfigura ma al 6’ scatta l’episodio per il quale serve il Var: Loftus-Cheek entra in area e viene fermato dal piede destro. Fra l’altro a tacchetti esposti, di Rui Patricio. E’ il terzo rigore concesso ai rossoneri con la Var, tra Torino e Roma. Nei giorni scorsi Rocchi aveva chiarito che però il primo penalty assegnato ai rossoneri con i granata non era da concedere.
Vero che il portiere della Roma guarda la palla ma l’impatto è negligente e incide sulla corsa dell’interno milanista. Rapuano viene chiamato al video da Irrati: rigore da dare. Non è da penalty invece il contatto Smalling-Theo. E’ il milanista ad allargare la gamba cercando la scintilla in area. Giusti i due gialli a Tomori: ingenuo il milanista nel secondo caso, impattante (sempre su Belotti) nella prima ammonizione. Mancano il cartellino per Celik e una punizione alla Roma (Thiaw su El Shaarawy). Corrette le ammonizioni, anche a Lukaku. Nel recupero un tiro di Spinazzola deviato da Kalulu è finito in rete, ma non è andata come 9 mesi fa: tutto è finito con un paio di mischioni. Il Milan vola, la Roma è già a meno otto.
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