Dichiarazioni
Pulisic: “Vogliamo vincere il derby!”
L’obiettivo di capitan america
Christian Pulisic, attaccante del Milan, ha rilasciato un’intervista alla Gazzetta dello Sport. Pulisic non poteva non parlare del derby che si svolgerà questo sabato. Ecco le sue parole:
Quarta partita in rossonero e già un’attesa da star: per i milanisti, è stato amore a prima vista. Com’è andata?“Sì, è stato amore a prima vista anche per me, soprattutto quando ho visto i tifosi. Non avevo mai trovato una passione come questa”
Scegliamo due momenti per questi due mesi. “La prima partita, a Bologna. È stata una gran serata. E il riscaldamento della prima partita a San Siro, mentre camminavo alzavo la testa e vedevo tutti quei tifosi. Bellissimo”
Lo stadio più bello mai frequentato? “Ho giocato in alcuni dei migliori stadi al mondo ma San Siro è uno dei più impressionanti. Ricordo anche l’atmosfera arrivando allo stadio da avversario, con il Chelsea. Era incredibile”
San Siro non è mai bello come per un derby. Diretto: il Milan è più forte dell’Inter? “Diciamo che un derby è l’occasione perfetta per scoprirlo”
Allora parliamo di derby e scegliamo: qual è la qualità migliore dell’Inter? “La squadra è forte ed è difficile giocarci contro, come dimostra anche la finale di Champions. Se devo scegliere una qualità, dico che sanno difendere molto bene con un blocco basso e allo stesso tempo hanno la qualità per fare gol in contropiede”
E il Milan come risponde? Scegliamo due o tre nuovi compagni impressionanti in allenamento e in partita. “Beh, difficile. Ruben (Loftus-Cheek, ndr ) è un giocatore fortissimo, lo conosco bene. E Reijnders ha una grande abilità con la palla, è speciale. Per me, è top top, un giocatore di primissimo livello”
Un sogno per il derby? “Fare gol, come per ogni attaccante. Oppure dare un assist, che è sempre bello. Ho voglia di giocare il derby e la Champions, non vedo l’ora. Abbiamo cominciato alla grande, so che faremo il meglio possibile e voglio vincere, che alla fine è sempre la cosa più importante”
Tutti i nuovi arrivati hanno detto, già dall’estate, che il Milan è pronto per lo scudetto. Non era così scontato. Hanno ragione? “Siamo fiduciosi per lo scudetto, abbiamo giocatori forti, sono arrivati ottimi calciatori, c’è un grande mix di talento. Possiamo vincere, dobbiamo solo continuare a lavorare e a giocare così”
Mai parlato di questo al telefono con Cardinale? Da americano a americano… “Ho avuto solo una conversazione con lui, mi ha detto che era entusiasta di avermi al Milan e per me è lo stesso. Fin qui in Italia è stata una grande esperienza”
Com’è l’Italia, vista da un globetrotter di Hershey, Pennsylvania? “La cultura qui è molto diversa rispetto a Londra, in alcune cose in Italia il ritmo è più lento e questa cosa che posso avere il sole ogni giorno mi piace molto. Gli italiani… beh, non parlano così bene inglese ma sono gentilissimi, mi aiutano sempre, sono molto amichevoli”
Già scelto casa? Dove? “Diciamo in una zona a metà tra Milano e Milanello…”
Rafa Leao sembra arrivare allo stesso obiettivo – essere un giocatore forte – in un modo molto diverso, quasi senza stress. Che impressione fa visto da vicino? Che cosa gli manca per essere un top assoluto? “Rafa è già uno dei migliori giocatori al mondo, su quella fascia con lui e Theo siamo fortissimi. Mi diverto molto a giocare con loro”
E l’amico Giroud, in che cosa è cambiato rispetto ai due anni vissuti insieme al Chelsea? “Direi che è lo stesso in molte cose e in molti sensi. Mi colpisce perché segna sempre, è sempre nella posizione giusta. Sul campo ci troviamo molto bene. E poi è una persona fantastica”
Frase da una vecchia intervista: Ci sono stati momenti in cui il c.t. Berhalter mi mandava in panchina e io volevo ucciderlo, poi ho capito che mi ha fatto crescere molto. Pioli deve preoccuparsi? E seriamente: c’è una qualità di Pioli che spicca?“Pioli può essere duro, certe volte. Ti dice la sua opinione duramente e questo mi piace, è quello che cerco in un allenatore. Mi piace che dica quello che pensa”
Chiudiamo con domande e risposte rapide, a istinto. Chi è il compagno più matto, nel senso buono? “Yacine Adli. Quel ragazzo mi diverte”
Il più silenzioso? “Forse Pierre. Pierre Kalulu”
Il più intelligente in campo? “Krunic”
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