Dichiarazioni
Pioli: «Vogliamo tornare a vincere. Parole Maldini? Gioie e dolori vanno condivise»
Intervenuto in conferenza stampa, mister Stefano Pioli parla alla vigilia di Milan-Cagliari, match valido per la 36ª giornatadi campionato. Di seguito, le sue affermazioni:
«E’ quello che vogliamo volere: vincere. E’ troppo lungo il periodo dove non otteniamo una vittoria. Siamo dei professionisti, dobbiamo vincere per il club e per i tifosi»
Sulle parole di Florenzi: «L’unica cosa che sto provando, non mi dà fastidio più niente, è che la squadra non avesse le giuste motivazioni per finire bene il campionato. Come sto io non conta, sono concentrato per queste ultime due partite. Nel mio ruolo, c’è anche quello da parafulmine»
La squadra è pronta per la conclusione della stagione? «La squadra – afferma Pioli – sta bene, stiamo comunque di un finale di stagione lunga e impegnativa. C’è chi sta meglio e chi no. Manderò in campo chi è più concentrato»
Sul Cagliari: «Stiamo parlando un grandissimo allenatore che ho avuto la fortuna di avere. Insieme a lui, anche Trapattoni e Bagnoli. Claudio è un top, dove sempre è andato ha fatto un grande lavoro. Lui sa quanto lo stimi, ma la partita di domani è importante per loro, ma anche per noi»
Sui tifosi che scioperano: «Il club ha dimostrato di saper lavorare. Poi, noi dobbiamo finire al meglio la stagione»
Sulle parole di Maldini «Non penso che debba essere io a commentarle. I meriti e i demeriti vanno sempre condivisi»
Per vedere sorridere nuovamente Leao in campo, cosa serve? «Per adesso è sorridente. Vuole giocare bene e tornare al gol»
C’è qualcuno che andrà in gestione, anche in vista dell’Europeo? «No, anzi li ho detto che il mio ufficio è sempre lì: per chi volesse, poteva venire a dirmelo. Nessuno si è presentato»
Il Milan non è lontano da quei vertici che hanno toccato Roma e Atalanta? «Io mi riferivo che soltanto un anno fa, noi siamo arrivati alle semifinali di Champions. Poi, l’eliminazione con l’Inter ha sminuito il traguardo raggiunto. Aldilà di ciò, io penso che il Milan è a un buon livello. Non siamo tanto lontani dal livello di Roma o Atalanta»
Sul riscatto di De Ketelaere: «Lo scatto di Charles? Ci sono diverse ragioni. Lo scorso anno non aveva conoscenza del campionato italiano e ha giocato, nell’Atalanta, in un ruolo più adatto a lui. Perchè non l’ho fatto anche io? Avevamo altri progetti»
Il Milan non sa più vincere: «Per fortuna siamo essere umani e viviamo delle emozioni, positive o negative. Hanno pesato tanto le sconfitte con Roma e Inter. Non credo non ci sia stata reazione, sennò non avremmo pareggiato con la Juve o ripreso un match difficile contro il Genoa»
Nelle ultime giornate, giocheranno anche Kalulu e Pobega? «Può essere tutto. Un allenatore mette sempre in campo i giocatori che possono fare la partita»
Sono i giocatori che fanno la fase difensivista? «E’ l’allenatore che dà dei concetti e poi ci sono i giocatori che li mettono in campo. Non siamo mai stati una squadra troppo difensiva, preferiamo fare un gol in più che aspettare dietro»
Sul Borussia in finale di Champions League: «La competizione europee sono difficili da prevedere ed essere top nella partita singola a quella doppia faccia molto la differenza. Il Borussia ha avuto delle difficoltà nel campionato, diverso in Champions»