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Pioli, esonero sempre più probabile, ma quando?
In primavera verrà presa la decisione definitiva
Stefano Pioli e un futuro sempre più in bilico, o meglio deciso. Dopo l’eliminazione dalla Champions e una lotta scudetto ampiamente compromessa, il Milan esce di scena anche dalla Coppa Italia. E lo fa mestamente, in casa contro l’Atalanta al termine di un quarto di finale ampiamente alla portata dei rossoneri. L’ultimo obiettivo stagionale in cui i rossoneri sono rimasti in corsa è l’Europa League, ma la sensazione leggendo le quote esonero di Pioli è che non basterebbe a salvare la panchina del tecnico.
Le due vittorie contro Empoli e Sassuolo, ricorda la Gazzetta dello Sport, avevano illuso i tifosi rossoneri che quella imboccata fosse effettivamente la strada verso il recupero: la gara di Coppa Italia contro l’Atalanta ha però evidenziato i soliti difetti stagionali di un Milan che proprio non riesce a trovare continuità. Non resta quindi che l’Europa League per dare un senso alla difficile stagione del Milan: la rincorsa dei rossoneri alla finale di Dublino partirà dal Rennes, prossimo avversario nei playoff. Il Diavolo in 124 anni, non ha mai vinto né la Coppa Uefa, né l’Europa League, arrivando al massimo in semifinale nel 1972 e nel 2002, eliminato da Tottenham e Borussia Dortmund. La proprietà americana ha però fissato l’Europa League come principale obiettivo della stagione, anche se un’eventuale vittoria potrebbe non bastare a Pioli per salvare la panchina.
Altro, evidentemente, non ha funzionato e per la società gli infortuni sono un grande tema. I 33 problemi fisici in sei mesi sono tanti, tantissimi, con responsabilità attribuita a staff e allenatore. Come troppi sono cinque derby persi in un anno solare e gli errori ripetuti: l’incostanza, i gol subiti da palla ferma, il calo nei secondi tempi.
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