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Dichiarazioni

Pioli: «Bennacer sta bene, può partire dal primo minuto. Maignan o vince o impara»

Intervenuto alla consueta conferenza stampa, mister Stefano Pioli parla alla vigilia di Milan-Napoli, match valido per la 24esima giornata di campionato. Di seguito, le sue affermazioni:

 

 


«È difficile per tutti ripetersi, lo è stato anche per noi. Il campionato è ancora molto lungo e il Napoli non è lontano dal quarto posto. Hanno grandissima qualità, grandissimi giocatori offensivi: ci sarà da mettere tanta attenzione»

Farà calcoli sulla formazione? «Io e lo staff abbiamo già visto il Rennes, ma pensiamo solo a domani. c’è il tempo necessaria per preparare il Rennes. Ora è troppo importante insistere in campionato»

L’anno scorso la mossa giusta fu quella di mettere Bennacer su Lobotka, la chiave sarà ancora in quella zona di campo? Come sta Bennacer? «In molte partite la zona più importante sia il centrocampo, anche se soprattutto domani entrambe le squadre hanno giocatori di qualità nell’uno contro uno. Dobbiamo cercare di essere compatti in mezzo al campo, cercato di sporcargli le giocate. Bennacer sta bene, il minutaggio che ha fatto a Frosinone l’ha affrontato bene, è disponibile per giocare dal primo minuto, ha fatto una bella settimana»

A cosa può essere equirapata la vittoria di Sanremo per un allenatore? «Essere al top significa vincere qualcosa. Noi dobbiamo puntare a questo, anche se la strada non è semplice. Noi dobbiamo guardare sfida per sfida»

Ha visto Sanremo? Quale canzone le piace? «Ne ho tante. Amo la musica, ma non ho visto Sanremo, non ho visto neanche Zlatan, che non ho visto sull’Ariston neanche quando era un mio giocatore»

Ritieni eccessive le critiche a Maignan? «A me e noi non ci interessano le critiche. Siamo così tanto autocritici che cerchiamo di migliorare da soli. I campioni come Maignan o vincono o imparano. Io sono sicuro che lui ne uscirà alla grande»

Quanto sta bene la squadra fisicamente? «Oggi dieci. Perchè abbiamo lavorato bene, stiamo bene con la testa. Abbiamo avuto – Pioli continua – un periodo che ci ha aiutato giocando una partita a settimana, nei carichi, nel recupero fisico e mentale. Ora 5 partite in 15 giorni, le affronteremo una alla volta»

Sul cartellino blu: «A me piace il ritmo durante la partita, non le interruzioni. Porterebbe a perdite di tempo, non sono favorevole»

Su De Ketelaere: «Perchè con noi giocava trequartista? Le sue caratteristiche lo richiedevano in quel ruolo. Sta facendo un grande campionato, con una squadra diverso e dopo un anno di esperienza»

Sui recuperi: «Certo che ce l’abbiamo. I recuperi stanno andando molto bene, sono tutte situazioni che vanno analizzate di settimana in settimana. Malick ha forzato in questa settimana e si è unito al gruppo, ieri in parte e oggi totalmente. Domani – spiega Pioli – riposerà perché il suo programma prevedeva questo riposo qua. Se tutto andrà bene sarà convocato per la partita di Europa League. La prossima settimana sarà molto importante per Kalulu e Tomori, a fine della settimana prossima avremo un’idea più precisa. Ma le cose stanno andando molto bene»

Sul raggiungere Sacchi per numero di presenze in panchina: «Sacchi è stato nella sua era un allenatore fantastico, un innovatore. Raggiungerlo non può che essere gratificante»

Vieri dice che il ruolo dell’allenatore è molto complicato: meriti degli altri quando si vince, demeriti suoi quando si perde. Come ti poni verso questo discorso? «Ognuno parla per sé. Io faccio quello che amo, è la mia passione. Ho avuto la fortuna di divertirmi da calciatore e la fortuna di portare avanti questa carriera da allenatore. Ci sono aspettative, critiche e pressioni. È così tanto il piacere di lavorare tutti i giorni con i miei calciatori che poi le altre cose sì arrivano, ma arrivano sicuramente in modo inferiore rispetto alla soddisfazione, alla curiosità e la volontà di lavorare con i miei giocatori, apprendendo anche da loro. Per me sono molte di più le cose positive, è normale che ci siano le critiche. Per me – continua Pioli – conta molto come ci rapportiamo e come lavoriamo, ho sempre avuto la fortuna di allenare un gruppo di persone speciali. È sempre stata una nostra base molto solida, mi gratifica e mi fa stare bene fino alla domenica. Poi la domenica lo sappiamo tutti cosa significa vincere, pareggiare o perdere quando alleni il Milan. Le cose positive me le godo tutte, le emozioni che provo sono davvero profonde»

Ha in mente di mettere titolari Jovic e Giroud domani o nei prossimi giorni? «Jovic è un giocatore importante, è un giocatore che può giocare dal primo minuto. Può giocare anche insieme a Giroud, ma vediamo. Avremo tante partite importanti. Conta che i giocatori stiano bene e siano disponibili»

Camarda le ricorda qualcuno passato che lei non ha mai allenato? «Non amo tanto i confronti, è troppo presto confrontarlo a qualcuno. Sta facendo il suo percorso nella maniera giusta, con sacrifici e impegni. E’ giusto che continui in questo modo. Ha le potenzialità per diventare l’attaccante del futuro del Milan»

Cosa può fare per riconquistare la fiducia dei tifosi? «Vincere tutte le partite»

Su Bennacer trequartista domani: «Non credo possa essere un’idea dall’inizio. Non mi piacciono le posizioni fisse, ma – spiega Pioli – partirà nei tempi giusti, ha la possibilità di servire assist, tirare, puntare nell’uno contro uno»

Perchè il Milan deve sempre fare un gol in più rispetto agli avversari? «Perchè ci piace questo modo di attaccare, siamo più portati a un gioco offensivo che difensivo. Poi, ci sono stati momenti in cui eravamo più solidi, altri meno»

Anche a noi annoiano le voci sul futuro allenatore… «Perché, se vi annoiano, continuate a fare queste domande?! (ride, ndr). Io sono tranquilissimo. Il nostro futuro è domani. Ma così deve essere»

Ci si dovrebbe focalizzare di più sulla difesa? «Io ho giocato a centrocampo, poi ho giocato da difensore centrale iniziando a marcare Trevor Francis e da lì ho giocato sempre da difensore. Ma io mi sono sempre sentito un centrocampista. Chi ha giocato difensore certe cose le sente. Ripeto ai miei difensori che ci siamo scelti un ruolo difficile, il più difficile, il più complicato, in cui l’efficacia, l’affidabilità è importantissima. Non si può sbagliare niente»

Quanto è entrato Jovic nei meccanismi della squadra? «E’ dentro totalmente, come tutti»

Le piace più la quarta maglia nera o bianca? «Le maglie mi piace vederle indossate. Mi piacciono tutte le maglia del Milan, uno dei completi più belli è quello completamente nero»

Come si vive l’esonero? «A Inzaghi gli auguro il meglio e lo rincuoro: a tutti capita o a quasi tutti. Io ho approfittato dei miei esoneri, non subito, perché immediatamente c’è un po’ di delusione… Li ho sfruttati – afferma Pioli – un po’ più in là col tempo per cercare di capire in cosa migliorare. Gli esoneri non significano che tu per forza non hai fatto un buon lavoro»

Pioli
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