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Dichiarazioni

Pioli: «Amo Leao: è un genio. Le parole di Inzaghi e Allegri? Penso che…»

Intervenuto alla consueta conferenza stampa, mister Stefano Pioli parla alla vigilia di Milan-Bologna. match valido per la 22esima giornata di campionato. Di seguito, le sue affermazioni:

 

 


«Non si può non ricordare Sinisa, una persona che manca a tutto l’ambiente. Così come non può mancare Gigi Riva»

Ha visto la partita di Sinner? «Ho visto la partita, perchè ho la fortuna di andare e svegliarmi presto. Ha fatto qualcosa di incredibile, battere il numero uno come l’ha battuto lui… In questi anni nel nostro percorso abbiamo dimostrato di poter lavorare in un certo modo e di avere la mentalità giusta per provare a salire di livello. In quello credo che somigliamo a Jannik. Lui è al top nel mondo, noi stiamo lavorando per arrivarci»

Da fuori sembra che il vento sia cambiato in favore di Pioli: «Credo che la squadra stia vivendo un buon momento e sta bene mentalmente. Stiamo bene mentalmente perché abbiamo vinto delle partite. Dobbiamo pensare solo alla partita di domani, il nostro futuro deve essere la partita di domani. Io la vivo come ieri. Oggi ho preparato la partita, ho cercato di motivare i ragazzi, sappiamo come è importante fare bene nel girone di ritorno. Domani è difficile, il Bologna gioca un ottimo calcio. Ci siamo preparati per mettere in campo una prestazione degne delle nostre qualità»

Uno dei tuoi che potrebbe essere da grande slam, ma spesso si dimentica di esserlo, è Rafa Leao: «Questa storia sta andando avanti da troppo tempo e credo che non è così. Se abbiamo segnato molto di più dell’anno scorso e siamo il secondo miglior attacco del campionato dentro che queste cifre Rafa ci stia tanto. È un punto di riferimento per noi e anche per le difese avversarie, ci sta offrendo tante soluzioni, sta servendo dei gran palloni. È uno dei giocatori che in Serie A fornisce più assist. Amo Rafa nel suo modo di essere, è un artista. È un genio, però ascolta. È questa la cosa importante»

Sul caso Maignan: «Complimenti all’Udinese Calcio per come si è comportata e per come ha gestito la situazione. Ci deve essere la certezza della pena per chi fa certe cose, questi episodi devono essere cancellati. Tutto ciò che è stato fatto verso Mike, anche dal nostro club, va portato avanti perché è il momento di agire con fermezza»

Come ha visto Maignan? «Sereno, forte e fiero del sostegno che ha avuto. Ha – continua Pioli – lavorato molto bene»

Cosa si aspetta in termini di crescita? «Dobbiamo continuare sul nostro stile di gioco che quest’anno è di difendere, controllando meglio la partita. Di non forzare le giocare: nell’ultimo quarto cerchiamo la giocata vincente, anche se non è possibile. Possiamo essere solidi con la palla»

La tua carriera è iniziata Bologna, se volessi condensare tutto quello che ti è successo riusciresti a farlo in un solo aggettivo? «E’ una carriera, perchè io ho iniziato nel ’99. In settimana mi è venuto a trovare un ragazzo che allenavo con cui abbiamo vinto lo Scudetto Allievi Nazionali nel 2001. È difficile trovare un solo aggettivo. È l’esperienza che mi ha permesso di crescere come allenatore, che mi ha fatto vivere tanto momenti positivi e negativi che mi hanno rafforzato»

Dopo Inzaghi, anche oggi Allegri vi ha tirato in ballo per lo scudetto. Cosa ne pensa? «Penso – spiega Pioli – che sono tutti molto bravi, ma al momento non siamo in quella lotteria lì. Siamo nella lotteria dei nostri risultati, del migliorare il girone d’andata»

La tempesta è passata? «No. Perchè noi viviamo di risultati. Siamo talmente concentrati al fare il risultato di domani, perchè in ogni stagioni ha alti e bassi. Solo poche squadra hanno abbassamenti di rendimento»

Esiste un periodo di tempo nel quale un allenatore pensa di dover cambiare per ritrovarsi? Oppure è una cosa che non ha tempo? «Difficile da dire, mi piacerebbe provare questa situazione (ride, ndr). Arrivare a 9, 10, 11 anni in un club e poi dire “Ma forse è il momento di cambiare posto”. Certo che è un lavoro molto intenso e impegnativo. 9 anni sono davvero tanti, Guardiola ne sta facendo altrettanti. Ferguson ne ha fatti ancora di più… Ognuno di noi deve vivere a secondo delle proprie emozioni e motivazioni e poi decidere in base a quello che sente»

Cosa sta cambiando in Jovic? «Ci sono due numeri importanti nella nostra stagioni e sui quali dobbiamo insistere. Credo che siamo la squadra che segna di più nel primo tempo, vuol dire un ottimo approccio alle partite. E forse anche la squadra che ha avuto più gol dai subentrati, quindi vuol dire disponibilità e partecipazione da parte di tutti i giocatori. Dobbiamo – spiega Pioli – assolutamente continuare così. Adesso con i 5 cambi si possono cambiare le partite. Questo atteggiamento di disponibilità deve essere un nostro punto di forza»

Su Jovic: «Sta finalmente bene fisicamente, è contento. Sulle – spiega Pioli – sue qualità non ho mai avuto dubbio. Credo che anche domani, però, partirà dalla panchina»

Il Milan può restare competitivo per due competizioni? «Dobbiamo pensare di poter essere competitivi in due competizioni. Vogliamo provare ad andare fino in fondo. Stiamo sfruttando queste settimane pulite per lavorare in un certo modo. Anche se ci sono tanti esempi in Italia di squadra andate avanti in Europa League che poi hanno fatto fatica in campionato… Noi vogliamo provare ad essere un’eccezione anche in questo»

Con una vittoria domani il Milan sarebbe a pari con l’anno dello Scudetto… «Sarebbe molto significativo allungare la nostra striscia positiva ed arrivare a 5 vittoria di fila, non ci siamo mai riusciti. Ci sono tanti stimoli da affrontare con determinazione e concentrazione»

Su Zirkzee: «E’ giovane e abbiamo seguito in passato. Ha sempre avuto grandi potenzialità, ha grande qualità tecnica e fisico. Il Bologna si appoggia tanto, sa inserirsi e smarcarsi»

Manca un attaccante fisico come Giroud? «I nostri attaccanti si sposano bene con Giroud. Sia Jovic che Okafor possono giocare con Giroud. Se manca Oli mancano determinate caratteristiche, non credo che Jovic sia molto diverso da Giroud come caratteristiche. Non ha la stessa stazza ma è molto bravo a tenere la palla e ad aprire. Diventa difficile acere due giocatori veramente simili come caratteristiche. Siamo riusciti ad essere pericolosi sia con che senza Olivier»

Le piace il paragone Leclerc-Leao? «Sì, ma non credo che Leclerc o Leao stiano sopportando male le critiche. Rafa è un punto di riferimento importantissimo per noi. È vero che non sta facendo tanti gol in campionato, ma sta facendo benissimo, si porta sempre via due avversari, vedo dei miglioramenti. Che poi ci si aspetti sempre di più è così, forse ci si aspetta anche troppo… Non è che ogni volta può saltare due avversari e andare a fare gol»

Su Terracciano e Gabbia: «Terracciano sta procedendo bene. Stiamo insistendo per le fasce, per non creare confusione. Gabbia è tornato in un momento, dove la sua serenità lo ha aiutato a inserirsi. Ma anche grazie alla sua esperienza fuori in Spagna»

Si dice che al Milan manchi un frangiflutti… «A me piacciono le caratteristiche di Adli e Reijnders, che non dei frangiflutti ma hanno altre caratteristiche. Hanno posizione ottime senza palla, si completano bene. In questo momento non abbiamo un frangiflutti perché non lo vogliamo»

E’ impossibie che un giocatore chieda di continuare ad allenarsi post-allenamento? «I giocatori vanno dal mio staff a chiedere dei lavori specifici, Rafa chiede di fare i tiri a giro perché vuole migliorare e gli piace tirare a giro e perché deve migliorare. Certe volte – continua Pioli – sono io che li mando fuori dal campo perché temo che gli allenamenti siano troppi. Lavoriamo tantissimo sulle caratteristiche individuali, pre e post allenamento»

Pioli
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