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Frosinone-Milan, le pagelle: Jovic una sentenza, Gabbia una certezza

I rossoneri soffrono anche contro il Frosinone. Tre punti nel segno di Jovic e Giroud

FROSINONE-MILAN. Dopo il mezzo passo falso contro il Bologna, il Milan non sbaglia e ottiene i tre punti. Una partita confusa, disordinata e ad alti ritmi, con emozioni al cardiopalma, si trasforma nell’ottavo risultato positivo per la compagine rossonera. Di seguito, i voti dei calciatori rossoneri:

MAIGNAN 5: indovina l’angolo scelto da Soulé, ma non riesce a neutralizzarne l’efficacia. Sul gol di Mazzitelli il portiere francese ha più di qualche colpa. Non splende Maignan nell’ultimo periodo, reo di qualche errorino di troppo.

CALABRIA 5: il capitano del Milan soffre molto le incursioni dalla fascia della squadra gialloblu. Soliti errori e solite incertezze. Rischia di regalare un pallone velenosissimo al Frosinone, a tu per tu con Maignan. Al momento, molto inferiore a Florenzi.(Dal 86′ FLORENZI 6: entra per dare alla squadra quell’esperienza necessaria per gestire gli ultimi minuti di una partita in bilico, esattamente ciò che è mancato contro il Bologna. Corre e lotta, nonostante l’età. Un guerriero da roma per Mister Pioli)

KJAER 5,5: sebbene la sua intelligenza tattica e la sua esperienza gli permettano di non sfigurare, il fisico non lo assiste e ogni scontro fisico e in velocità è uno scontro perso. Un primo tempo di sofferenza, messo in mezzo tra le trame offensive del Frosinone. Pioli aveva chiesto un difensore dal mercato, un motivo ci sarà…

GABBIA 7: prestazione solida, l’ennesima dal suo ritorno, per Matteo Gabbia. Puntuale e preciso in ogni intervento, trova anche la via della rete sugli sviluppi di un corner. Tutto lasciava pensare a una separazione tra Gabbia e Milan a inizio anno, ma ora, appena sei mesi dopo, il suo ritorno sembra una manna dal cielo.

T. HERNANDEZ 6: partita anonima del terzino francese, che non soffre particolarmente gli attacchi del Frosinone. Un Theo un po’ spento in fase offensiva, nonostante una fascia ravvivata dal suo compagno Leao. In partite così ci si aspetta di più da Theo Hernandez, ma la sua prestazione non è insufficiente.

Frosinone
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ADLI 6: diversamente dalla solita precisione e dal solito ordine offerti in campo, contro il Frosinone Adli è un po’ pasticcione. Nei primi minuti rischia di regalare il vantaggio al Frosinone, con due errori gravi in fase di impostazione. Un primo tempo di sofferenza, in cui la sintonia con Reijnders non sembra sbocciare. Con l’ingresso di Bennacer a fare filtro, Adli migliora la sua prestazione.

REIJNDERS 5: uno delle peggiori versioni del centrocampista olandese in maglia rossonera. Compassato e distratto, sbaglia diversi palloni e non riesce a incidere sul match. Si sporca di un giallo che pesa tantissimo, causa diffida. Salterà la gara contro il Napoli. (Dal 61′ BENNACER 6: l’algerino, appena rientrato dai fastidi muscolari, entra e si trova di fronte a una situazione scottante. Prende in mano le redini del centrocampo rossonero e cerca di armonizzare la sinfonia milanista, riuscendo in giocate e geometrie importanti. Spreca un assist di Leao che avrebbe potuto significare match point per la squadra di Pioli)

LOFTUS-CHEEK 6: il migliore della batteria del centrocampo rossonero. Sfrutta il suo fisico per contrastare il dinamismo della mediana ciociara, che cerca di ingabbiarlo e limitare i suoi inserimenti. Dopo la doppietta contro il Bologna, si stoppa il momento positivo dell’inglese (Dal 61′ OKAFOR 6: quando entra dalla panchina riesce a mettere scompiglio nelle difese avversarie. Il suo fisico, la sua corsa e la sua grinta gli permettono di dare una mano alla sua squadra, anche e soprattutto nel momento del bisogno.)

PULISIC 6: ci prova, punta la fascia, rientra sull’interno e cerca di creare pericoli alla difesa ciociara. Non riesce a incidere e viene sostituito. Lascia il posto a Jovic, e solo questo varrebbe il 6 in pagella.
(Dal 80′ JOVIC 8: impatto stratosferico dell’attaccante serbo che, appena due minuti dopo il suo ingresso in campo, sigla la rete del 3-2. Il suo ciclo positivo era iniziato proprio a San Siro contro la squadra di Di Francesco, e due mesi dopo ancora lui a siglare il gol del sorpasso. Quinto gol in Serie A di Jovic, che si dimostra una risorsa fondamentale per Pioli. )

GIROUD 7: l’età avanza, i movimenti si fanno sempre meno imprevedibili, ma il suo zampino c’è sempre. Giroud mette a referto un’altra prestazione con gol e assist. Monumentale Giroud, la cui convivenza e concorrenza con Jovic giovano alla squadra di Pioli. (Dal 86′ MUSAH SV)

LEAO 6,5: non mette la sua firma sul tabellino della gara, ma la sua prestazione e le sue giocate sono fondamentali ai fini del risultato. Sgasate, dribbling e assist. Il gol manca da quattro mesi, ma la gara di oggi accende una scintilla che manca da qualche partita.

PIOLI 6: quando la partita si mette male, Pioli sfrutta il suo asso nella manica: Jovic. Zero gioco offerto dalla sua squadra, salvata dalle giocate individuali dei suoi campioni. La vittoria lo salva dall’insufficienza in pagella, ma per ambire a risultati migliori serve un Milan diverso.

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