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Origi, il futuro resta un rebus

Il Milan lo esclude dal progetto

Divock Origi, un separato in casa. Nel senso che il Milan non lo considera più come parte in causa del progetto. Il belga, riferisce la Gazzetta dello Sport, non prenderà parte alla tournee americana insieme al resto della squadra. Cosa ne sarà di lui quindi? Prima di arrivare a vestire la maglia del Milan nel luglio 2022, l’attaccante ha collezionato 107 presenze in campionato con il Liverpool, per un totale di 22 gol e 6 assist. Il 13 agosto 2022 Origi ha debuttato in Serie A, a 27 anni e 117 giorni contro l’Udinese. Due reti durante l’anno: contro Monza e Sassuolo. Numeri alla mano, il club rossonero non sembra più disposto a concedergli altre occasioni e spazio.

Origi
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Il messaggio per lui, ma anche per Rebic e Lazetic, 5 gol in tre nel 2022-23, è chiaro. Nell’attacco del nuovo Milan non c’è posto per loro. Al Milan ora servono giocatori che i gol li sappiano fare: con buona pace di tutti. Il punto è capire dove e come ricollocarli. Per l’ex Liverpool si parla con West Ham e Galatasaray, per il croato con il Besiktas, ma gli stipendi (4 milioni Origi, 3,5 Rebic) scoraggiano le pretendenti. Origi, poi, è intenzionato a restare e il rebus si complica. Per Lazetic si può lavorare a un altro prestito dopo quello agli austriaci dell’Altach, tutt’altro che esaltante. Ballo-Touré, vice Hernandez mai entrato davvero nelle rotazioni di Pioli, può tornare in Ligue 1, al Nizza, o restare in A, al Bologna. Saluterà anche Caldara, rientrato dallo Spezia e con l’ultimo anno di contratto. Il Milan sta attuando una vera rivoluzione.

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