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Nuovo stadio, La Maura piace: ma non è l’unica
MILANO – Nella giornata di ieri si è svolto a Palazzo Marino un importante incontro con il sindaco Sala per discutere del nuovo stadio. Sia il primo cittadino milanese che Antonello, ad dell’Inter, hanno confermato che il Milan è interessato all’area de La Maura. Quest’ultima, riporta la “Gazzetta dello Sport“, è il nome con cui si identifica un’area di 75 ettari su cui si trovano le piste di allenamento per i cavalli e l’ippodromo del trotto. Snaitech, storico proprietario, ha firmato un preliminare di vendita con F3A Green, che si perfezionerà nel dicembre 2024 al verificarsi di determinate condizioni. Situazione non semplice perché l’area resterà attiva. Il grande vantaggio a favore dei rossoneri, ergo il pro, è poter parlare e trattare con un soggetto privato, evitando manovre burocratiche di un’amministrazione pubblica. Il contro, invece, è visibile sulla cartina geografica. L’area verde è parte del Parco Agricolo Sud Milano, con immaginabili conseguenze a tema ambientale: le proteste per i metri cubi di cemento tornerebbero a complicare l’iter di approvazione.
Così, il club di via Aldo Rossi pensa a una soluzione e studia il caso. Il sindaco ha palato di “due-tre settimane”, ma al Milan servirà più tempo. Per questo motivo, si potrebbe arrivare anche a marzo-aprile. L’unica cosa certa, fa sapere il noto quotidiano, è che Gerry Cardinale vuole accelerare e ha già dato il suo OK direttamente dagli Stati Uniti.
La Maura e non solo: Sesto e San Giovanni in corsa
Sesto San Giovanni resta un’ipotesi su cui il Milan ha lavorato molto anche se le problematiche non mancano. Il club rossonero ha chiesto di abbassare il prezzo di acquisto ad Hines, proprietaria dell’area, e a Banca Intesa, segno di un interesse concreto. Meno semplice, invece, è completare la bonifica avviata nei mesi scorsi. Occhio anche a San Donato, zona Sud-Est della città. Quest’ultima non è mai stata la protagonista, ma non è neanche uscito di scena: qualcosa vuole decisamente dire.