Rassegna Stampa
Nuovo Stadio, il Milan dice addio a San Siro
I rossoneri si muoveranno in autonomia: le probabili scelte del club
La grande storia tra il Milan e San Siro è destinata a concludersi. Resteranno ricordi dolcissimi, incancellabili. Una nuova storia d’amore potrà iniziare solo così, in uno stadio altrettanto bello ma decisamente più funzionale, moderno, vivo. E senza l’Inter. Il pallone, riferisce la Gazzetta dello Sport, rotola in questa direzione: meno romanticismo e più incassi. È l’unica strada che riporta in vetta: il Milan ha iniziato la scalata, ha conquistato la cima più alta d’Italia e ora cerca di salire tra le otto squadre più forti d’Europa. Per compiere un altro step e ristabilirsi ai vertici internazionali serve però l’ossigeno che solo un nuovo stadio può offrire.
Sesto San Giovanni è una delle tre ipotesi. La prima in ordine temporale: è quella su cui il club lavora da più tempo. Si tratta dell’area delle ex acciaierie Falck, un contesto privato in cui il Milan sarebbe libero dalle procedure pubbliche. Vantaggi (tra i tanti): lo spazio (enorme) a disposizione e un’amministrazione comunale che si è chiaramente espressa in favore del progetto rossonero. Svantaggio (tra i tanti): l’idea di giocare, per la prima volta, fuori dal comune di Milano. Ipotesi numero due: San Donato, comune dell’hinterland come Rozzano, altra soluzione considerata. Terza via: l’area “La Maura”, vicina a San Siro, in un terreno di 75 ettari di proprietà del gruppo Fcma utilizzato per l’allenamento dei cavalli. Valutazioni più concrete sono state fatte recentemente: si tratterebbe di ricominciare quasi da zero ma il fatto che l’area sia privata naturalmente aiuta.
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