Editoriali
Milan, un inizio da incubo e un allenatore che non convince
Un solo punto nelle prime due partite di campionato: che il Milan potesse fare peggio era semplicemente impossibile. Il peggior inizio di campionato degli ultimi 12 anni. Solo nella stagione 2011/2012, con Allegri in panchina, i rossoneri sono rimasti a secco di vittorie nelle prime due gare ufficiali di Serie A. Piccola differenza: in quell’occasione il Milan affrontò Lazio e Napoli, non Torino e Parma. Già nei primi 180 minuti di gioco si sono viste tutte le debolezze di una squadra che, malgrado tutti i propositi fatti in estate, non sembra ancora pronta per lottare fino all’ultimo per lo scudetto. La principale fragilità continua a essere la difesa. Nemmeno Fonseca, subentrato a Pioli proprio per dare maggiore solidità alla retroguardia, è riuscito a risolvere il problema. Rispetto all’anno scorso non ci sono differenze.
4 gol presi in due partite e potevano essere benissimo un paio in più. A Parma il Milan ha concesso delle autentiche praterie ai ducali, che spinti dal proprio pubblico e dall’entusiasmo per essere tornati nella massima serie, hanno disputato una partita monumentale. A differenza di un diavolo apparso ancora una volta privo di idee, poco motivato e del tutto deconcentrato. Calabria perennemente in ritardo, Theo Hernandez non ancora in forma, Tomori impreciso. Si è salvato Pavlovic, che alla prima gara in rossonero ha dimostrato di essere un centrale d’alto livello. Emerson Royal, entrato negli ultimi trenta minuti, non è stato certo autore di una prestazione memorabile, mentre Fofana ha ancora bisogno di tempo per ingranare al meglio. Troppa confusione però. Leao, il numero dieci, meriterebbe un capitolo a parte visto che per l’ennesima volta se si tolgono dieci minuti, è apparso come un fantasma.
Fonseca fa mea culpa, non si nasconde, si assume le proprie responsabilità ma è evidente che ai tifosi non basta. L’anno scorso si sono visti vincere in faccia lo scudetto della seconda stella dai cugini, nel derby. A distanza di mesi, nonostante si pensasse che ci fossero i presupporti per ripartire da zero, la musica non sembra destinata a cambiare.
Questo Milan non ha lo spirito per combattere ad armi pari contro l’Inter. E nemmeno contro una Juventus che invece sembra aver ritrovato il Dna vincente. Fonseca riuscirà a smentire tutti? Riuscirà a zittire le critiche che inevitabilmente non hanno fatto altro che aumentare nel corso di queste settimane? Se dovesse continuare su questa strada sarà molto difficile, ma già alla terza giornata troverà una squadra che conosce molto bene: la Lazio. Ancora è presto, tutto può ancora cambiare. Ma l’ipotesi di vivere un nuovo annun horribilis non è poi cos’ remota.
LEGGI ANCHE: Fonseca post Parma 2-1 Milan: «Impossibile vincere quando difendi così»