Vincono i friulani ma con un rigore generoso
La Gazzetta dello Sport come di consueto propone la moviola dell’ultima partita del Milan. I rossoneri hanno perso meritatamente contro l’Udinese, accendendo i fischi del proprio pubblico. Ma si sono verificate alcune situazioni che meritano assolutamente di essere analizzate. L’episodio “clou” porta al gol dell’Udinese. Minuto 16’ s.t., Ebosele giù in area: Adli pianta il piede sul terreno sfiorando di poco la punta del piede dell’udinese. Contatto troppo sotto soglia per far scattare un rigore: è un cosiddetto rigorino. Il Var Abbattista, che ha cancellato un penalty dopo un calcione preso dal torinista Seck in Coppa Italia giovedì, non richiama Sacchi: non c’è uniformità rispetto a questa decisione. Manca un giallo a Tomori per protesta plateale.
Al netto di tutto, il Milan s’è proprio perso. E a questo punto, più che pensare ad alchimie tattiche estemporanee come il 4-2-4 di cui non c’era bisogno, alla posizione di Leao, al doppio centravanti ma sembrava non ce ne fosse manco uno, Pioli farà bene a ricostruire mentalmente una squadra che sembra aver smarrito il minimo concetto di “squadra”. Questo era un gruppo di solisti sconclusionati, ognuno per conto suo, alla terza sconfitta nelle ultime quattro partite dopo Juve e Psg. Ma l’ultimo ko fa molto più male: perché scava un fossato con l’Inter, sei punti sopra, e arriva contro un’Udinese perfetta ma che fin qui ne aveva vinta una sola, l’11 agosto, nel primo turno di Coppa Italia contro il Catanzaro. Tanto da esonerare Sottil per richiamare Cioffi. Così perfetta che non si fa peccato a sospettare il pregevole contributo del Milan in questa bellezza.
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