Il Milan doveva dimostrare a tutti che la vittoria nel derby non era frutto del caso. Ebbene lo ha fatto alla grande, liquidando in 5 minuti la pratica Lecce e prendendosi momentaneamente la vetta della Serie A. Vero, la classifica conta il tempo che trova, ma bisogna dare a Cesare quello che è di Cesare. In questo caso va dato a Fonseca il merito di aver continuato a lavorare, nonostante le tante critiche ricevute dai tifosi e dalle retrovie anche da parte di qualche componente di spicco della squadra.
MOTIVAZIONI Ha mantenuto le sue idee, ha adottato un modulo alquanto insolito ma al momento sta avendo ragione. In attesa della sfida di Champions contro il Bayer Leverkusen il diavolo ne fa tre in un tempo, o meglio in 5 minuti, al Lecce e si prende la vetta del campionato. Tutto questo mentre fino a una settimana fa, fino allo scorso sabato, si vociferava di un possibile cambio in panchina, con un Massimiliano Allegri indicato come l’uomo che avrebbe dovuto subentrare a Fonseca. Come cambiano le cose nel giro di pochi giorni. Una squadra senza identità ora sembra aver acquisito molta più convinzione della propria forza.
RINASCITA Matteo Gabbia è diventato il leader che non ci si aspetta: anche contro il Lecce non ha sbagliato nulla. Pulisic continua a segnare a raffica, Theo Hernandez e Leao sono tornati imprendibili. Ecco che la stagione rossonera è tornata ad avere un senso, anche se il vero e proprio spartiacque sarà il Leverkusen. L’1-3 subito dal Liverpool nessuno lo ha dimenticato: gli inglesi hanno letteralmente umiliato i rossoneri sotto ogni punto di vista.
ADESSO? Ecco che contro i campioni di Germania in carica Fonseca e i suoi dovranno dimostrare di volersi rialzare anche in Champions League. Non sarà facile, ma fare più strada possibile nella massima competizione per club sarebbe una bella iniezione di morale per i rossoneri. I tedeschi con rispetto parlando sono di tutt’altra pasta rispetto al Lecce e al Venezia. Ma in mezzo a queste due partite c’è stato il derby, tornato rossonero dopo quasi due anni. E il Milan visto nella stracittadina è una squadra che in Italia non ha nulla da temere e da invidiare a nessuno. Se non si è parlato prima, per ovvie ragioni, sarebbe opportuno non farlo nemmeno ora. Equilibrio è la parola chiave, che rientra perfettamente nella filosofia di Fonseca. Intanto l’ex tecnico del Lille però, per una notte, guarda tutti dall’alto verso il basso. Non è poco.
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