L’inchiesta va in Lussemburgo
L’ inchiesta della Procura di Milano sulla cessione del Milan da Elliott a RedBird si allarga al Lussemburgo. Ieri, riferisce Tuttosport, la polizia giudiziaria del Granducato ha condotto perquisizioni e sequestri di documenti presso gli uffici di Project Redblack, la holding proprietaria del club rossonero, creata fin dall’inizio dell’operazione nel 2017 quando Elliott ha garantito un maxi-bond al club rossonero dopo la vendita di Fininvest a Yonghong Li. Secondo quanto ha rivelato il Corriere della Sera, l’intervento è stato disposto dal giudice lussemburghese Claude Pascal, su richiesta dei pubblici ministeri milanesi.
L’inchiesta nel capoluogo lombardo è nata da un esposto presentata da Blue Skye, la società italiana che aveva affiancato Elliott fin dalla primavera di sei anni fa esprimendo un peso considerevole all’interno del Cda rossonero con due componenti. Gianluca D’Avanzo e Salvatore Cerchione. Una presenza che fin dall’inizio aveva incuriosito, alla luce della differenza enorme di dimensioni finanziarie tra Elliott e Blue Skye.
Non è mai stato davvero chiaro perché l’hedge fund americano abbia deciso di imbarcare questo compagno di viaggio (una spiegazione è che la finanziaria italiana abbia avuto un ruolo di intermediazione iniziale) che adesso sta creando numerosi problemi sul fronte giudiziario. Così come in misura minore sta facendo Yonghong Li.
Nell’indagine sarebbe entrata anche l’ipotesi di bancarotta fraudolenta della società lussemburghese in seguito alla scoperta della movimentazione di un miliardo di euro dalla cassaforte del Granducato verso Isole Cayman e il Delaware appena un giorno dopo la notizia dell’avvio dell’inchiesta della Procura di Milano sul passaggio del Milan da Elliott a RedBird per appropriazione indebita e ostacolo alla vigilanza (diventata pubblica il 26 gennaio scorso).
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