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Milan-Sassuolo, le pagelle: Reijnders immenso, da rivedere Tomori

Il Milan accede agevolmente ai quarti di finale di Coppa Italia superando per 6-1 il Sassuolo di Fabio Grosso. In gol per i rossoneri Chukwueze (autore di una doppietta), Reijnders, Leao, Abraham e Calabria. Mister Fonseca può dirsi soddisfatto e fiducioso in vista del futuro.

SPORTIELLO 6: praticamente inoperoso per i primi 45 minuti e fa spazio al baby Torriani nella ripresa. SPETTATORE NON PAGANTE. Dal 46esimo TORRIANI 5,5: purtroppo il gol di Mulattieri subito sul suo palo ha posto un neo indelebile sulla prestazione del classe 2005, visto che non ha dovuto effettuare parate durante il resto della gara. SFORTUNATO.

CALABRIA 7: gioca con la fascia al braccio e sigla il gol del 5-0 dopo una prestazione tutto sommato positiva, facilitato dalla poca verve offensiva del Sassuolo. PREMIATO.

TOMORI 5: una delle note stonate della serata. In controllo nel primo tempo, impacciato nel perdere un pallone sanguinoso che lancia in porta Mulattieri, fermato prontamente da Pavlovic e conclude la frittata perdendosi lo stesso Mulattieri sul gol dell’1-5. DISTRATTO.

PAVLOVIC 6: prodigioso il recupero su Mulattieri sull’erroraccio di Tomori, poi non può nulla nell’azione del gol neroverde. Amministra per la parte restante di partita la baracca. GESTORE

TERRACCIANO 5: colpevole nel farsi saltare troppo facilmente da Antiste sull’unico gol del Sassuolo. Inesistente in fase offensiva. Condisce la prestazione negativa con un’ammonizione sul 6-1. TIMIDO.

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FOFANA 7: la partita non offre spunti così interessanti per un centrocampista di contenimento come lui, ma è anche merito suo se il Milan di questa sera ha disputato un vernissage e non un ottavo di finale di Coppa Italia. SERENO. Dal 46′ MUSAH 6: nessuno spunto degno di nota, ma a sua discolpa il suo ingresso in campo è servito più a mantenere solidità che ad offendere. CONTENUTO.

REIJNDERS 8,5: l’orchestra rossonera passa dai sagaci piedi del Mozart olandese. Una palla stratosferica che apre il conto della serata per Chukwueze, poi si mette in proprio e dopo una percussione fallita di Leao scarica un destro da fuori che Satalino può solo guardare insaccarsi in rete. Gioca con una facilità ed una personalità invidiabile, semplicemente imprescindibile. E tutto in 45 minuti. TOTEM. Dal 65esimo BARTESAGHI 6: prova a proporsi sul secondo palo dopo un cross da destra per chiudere l’azione, ma al posto di prendere il pallone, prende un difensore neroverde. Per il resto, partita di gestione, come il resto della squadra. IN CONTROLLO.

CHUKWUEZE 8: la serata del Milan è in discesa già dai primi minuti ed il nigeriano sfrutta le larghe maglie del Sassuolo per infilarsi tra Muharemovic e Pieragnolo e battere Satalino prima, per poi piazzare il sinistro all’angolino dopo il buon lavoro di Abraham e firmare la sua doppietta personale.

LOFTUS-CHEEK 6,5: aiuta Fofana nei compiti difensivi e supporta l’azione offensiva, ma vista la tenue resistenza emiliana, pensa più ad equilibrare la squadra che non ad offendere. EQUILIBRATORE. Dal 46esimo PULISIC 6,5: mezzo voto in più per il velo sul gol di Abraham, per il resto solita qualità messa al servizio della squadra. FACILE.

RAFAEL LEAO 8: gioca solo 45 minuti perché grazie anche alle sue giocate il Milan dilaga in un tempo solo. Subito un assist al bacio per Abraham che non entrerà negli almanacchi a causa di una posizione di fuorigioco, poi sgasa sulla fascia facendo impazzire Paz e Odenthal e chiude con la rete del 4-0. TURBO. Dal 46esimo OKAFOR 6,5: segue l’onda lunga della squadra provando ad entrare nelle marcature, si accontenta di un assist per il gol definitivo di Abraham. MEGLIO DI NIENTE.

ABRAHAM 7: gioca per la squadra, allunga la fin troppo flebile linea difensiva del Sassuolo, crea spazi per le sgasate di Leao e regala il pallone del momentaneo 3-0 a Chukwueze. TUTTOFARE.

ALL. FONSECA 8: squadra serena, determinata nel primo tempo, di gestione nel secondo. Impegno ampiamente alla portata del Milan, ma il tecnico portoghese ha sicuramente stimolato i ragazzi a dare il massimo per raggiungere i quarti di finale di una competizione in cui essere protagonisti sarà l’obbligo. MOTIVATORE.

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