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Milan-Roma, le pagelle: Mancini fa il bis e la “Teao” non funziona
Si interrompe qua la striscia di 7 vittorie consecutive del Milan. Si interrompe sul più bello, nel momento più importante della stagione. Ora la strada si fa in salita per il Milan, che dovrà tentare l’impresa nel match di ritorno all’Olimpico.
MAIGNAN 6,5: la Roma si fa avanti più e più volte, creando più di qualche grattacapo alla difesa rossonera, ma Maignan si fa trovare pronto in ogni circostanza. Il portiere francese compie una grande parata nel corso del primo tempo, su un tiro sporcato da una deviazione. Nulla può sul gol.
CALABRIA 6: il capitano rossonero, in una delle peggiori prestazioni del Milan nelle recenti gare, cerca di farsi carico della fascia destra. Diverse sgaloppate in avanti e tanta corsa per il terzino italiano, che combina anche una buona fase difensiva. Ottima la chiusura in ripiego su Pellegrini nel primo tempo, dopo una buona azione manovrata da Lukaku.
THIAW 6: partita di ordinaria amministrazione per il centrale tedesco, che offre manforte al compagno Gabbia nella marcatura su Lukaku.
GABBIA 6: altra buona prestazione del centrale tornato a Milano nel mercato di riparazione. La battaglia con l’attaccante belga Romelu Lukaku non era sicuramente l’impresa più facile, ma Gabbia si dimostra all’altezza del contesto. Sempre attento e ben posizionato, limita i movimenti del centravanti ex Inter. Nel finale di gara, dopo un buon anticipo sulla trequarti romanista, cerca la soluzione personale, con poca fortuna.
T. HERNANDEZ 4: quella che sarebbe dovuta essere la fascia infuocata, si trasforma invece nella corsia della delusione. La “Teao” non funziona e il Milan ne soffre moltissimo. Un Theo Hernandez che sembra giocare con il limitatore, senza mai spingere e rendersi pericoloso. Una prestazione fantasma per il terzino transalpino. Da giocatori con la sua qualità e con il suo spessore europeo ci si aspetta sicuramente di più, soprattutto in questo tipo di palcoscenici.
BENNACER 5,5: partita incolore di Bennacer, che non riesce a incidere né in fase offensiva né in fase di recupero palla. Il motore della squadra di Mister Pioli si ingolfa, e con lui si ingolfa l’intero meccanismo. Poca verticalizzazioni e poche geometrie, risultato di uno schema difensivo giallorosso ben organizzato. (Dal 59′ ADLI x: il suo ingresso in campo coincide con l’aumento dei giri delle manovre offensive del Milan. La qualità del suo piede impensierisce la retroguardia romanista e, al 75′, prova un tiro-cross per soprendere Svilar, che per poco non finisce in rete.)
REIJNDERS 6: il giocatore più pericoloso della serata rossonera. Una volta trovata la sua mattonella, arriva al tiro dal limite diverse volte, impegnando Svilar senza mai però costringerlo a interventi superlativi. In fase difensiva soffre le scorribande giallorosse e il ritmo elevato del centrocampo capitolino. Sicuramente uno dei più positivi tra i suoi.
LOFTUS-CHEEK 4: una partita da dimenticare quella di Loftus-Cheek, completamente incastrato dal blocco difensivo giallorosso. Sbaglia tutto ciò che poteva sbagliare, facendosi anche ammonire. Questo Ruben sembra la controfigura del centrocampista inglese visto nelle scorse gare europee.
PULISIC 5,5: il più frizzante del Milan nel primo tempo, cerca di lasciare il suo segno anche in questa gara, senza però riuscirci. Le continue sovrapposizioni di Calabria avrebbero dovuto creargli spazio di manovra, ma ciò non avviene e, con il passare dei minuti, il talento dello statunitense si spegne.(Dal 78′ CHUKWUEZE 7: l’esterno nigeriano dimostra ancora una volta di essere entrato nella mentalità di poter spaccare ogni difesa con le sue giocate. Gli bastano 12 minuti per creare scompiglio nella difesa avversario, appoggiando a Giroud un pallone delizioso che non viene però sfruttato. Tanta voglia di fare, tanta corsa e tanti dribbling. La voglia di strafare lo porta a volte a esagerare e perdere il pallone. Buona prestazione nel complesso)
GIROUD 4,5: il bomber francese, che fino ad oggi si era sempre fatto trovare pronto sotto porta, anche senza sfornare ottime prestazioni, si spegne tra le luci di San Siro. Nessuna palla goal fino al 87′ quando, dopo una prodezza di Chukwueze, Giroud si ritrova sui piedi l’occasione per pareggiare. Destro che finisce sulla traversa e si spegne sul fondo. Azione sprecata che avrà sicuramente ripercussioni nella doppia sfida europea.
LEAO 4: le motivazioni che avevano portato l’asso portoghese del Milan alle ottime prestazione nei turni precedenti a questo sembrano essere svanite. Il numero 10 si assenta completamente dalla partita, quasi svogliato. Nessuno strappo, nessun dribbling, poca ricezione della palla. Senza dubbio la doppia fase di El Shaarawy lo limita molto, ma dal giocatore con più qualità della rosa rossonera ci si aspetta sicuramente di più. Invece, il nulla cosmico. Esce tra i rumorosi fischi di San Siro. (Dal 75′ OKAFOR 5: viene messo in campo con la speranza di cambiare le sorti del match, ma si oscura come il suo compagno Leao)
PIOLI 4: il tecnico parmense si fa distruggere tatticamente dall’inesperto Daniele De Rossi, dimostrando per l’ennesima volta i limiti del suo gioco. Se Leao non funziona, il Milan non funziona. Per alcuni tratti, Milan-Roma sembra il trailer del derby di Milano, con De Rossi che sfrutta l’inadeguatezza della marcatura a centrocampo del centravanti di peso. Nessun’idea espressa dalla squadra.
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