Prestazione superlativa del numero 10, ma servono i gol
Una nuova versione di Rafael Leao che piace a tutti. Ci sono sempre due o tre Leao dentro la stessa partita. C’è quello dell’assist vincente e c’è quello dell’assist sbagliato, com’era successo qualche minuto prima. Una linea di passaggio forse persino più facile, ma ne è venuto fuori un appoggio fuori misura, per i mugugni di San Siro. Lo evidenzia l’edizione odierna della Gazzetta dello Sport. Piovono assist. In questo campionato siamo arrivati a quota sette, ovvero soltanto uno in meno di quanto messo a referto nei precedenti due tornei. E mancano ancora quattordici partite. Pioli spiega che Rafa si sta adattando a un tipo di calcio in parte diverso rispetto a quello delle stagioni precedenti, ma in realtà Leao dà l’impressione di giocare più o meno come sempre.
Leao sta maturando, lavora per crescere e nei momenti di brillantezza decide come pochissimi. Perché sulla stagione del Milan si può dire di tutto e di più, ma i punti di riferimento non vanno persi: Rafa e Theo, con Maignan e Giroud, restano i riferimenti. L’assist per Theo Hernandez è di una bellezza ammaliante ma deve essere più cattivo sotto porta perché il digiuno da gol è diventato troppo lungo. Il Milan subito dentro o fuori con il Rennes, fallire gli ottavi più che alla portata sarebbe una follia in tutti i sensi. Con un Leao così però tutto diventa assolutamente possibile. Il Milan continua a vincere e porta a casa tre punti preziosi che tengono a distanza il quinto posto, ora a 13 lunghezze. Il Napoli rimane al nono posto, la zona Champions League si trova a 7 punti. Davvero tutto bene.
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