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Milan-Lazio, le pagelle: tre punti d’oro che alleggeriscono il Milan
Il Milan continua la sua striscia di vittorie iniziata a Cagliari. Lazio che nulla può contro i rossoneri, in gol con Pulisic e Okafor. Leao non smette di stupire. Ecco i voti dei rossoneri:
MAIGNAN 6,5: Fuori dai pali potrebbe fare il centrocampista di qualità. Nei pali da una sicurezza incredibile al reparto difensivo. Spettatore non pagante per gran parte del match, delizia il pubblico rossonero con lanci millimetrici. Un giocatore totale, sempre più leader del Milan. Il giallo è una sporcatura sul tabellino.
CALABRIA 6: Assente nelle ultime per qualche acciacco fisico, il capitano del Milan torna da titolare. Buona fase di schermatura nella sfida contro il connazionale Zaccagni, praticamente annullato. Cerca più di una volta di spingere sulla fascia lasciata libera dai giocatori biancocelesti. Una buona prova dopo l’infortunio. (Dal 69′ FLORENZI 6,5: la rivelazione finora del Milan. Entra e salva, dopo qualche minuto, un’occasione che avrebbe potuto riaprire il match. Isaksen vicino al gol, si ritrova il terzino italiano di fronte.
A fine partita, offre un cioccolatino di tacco a Chukwueze, che non riesce però a trasformare in rete. Ordine e quantità per Spizzingrillo).
KJAER 6: Con Thiaw a riposo e Kalulu infortunato, è Kjaer a scendere in campo contro la Lazio. Il centrale danese parte impacciato, con un errore al 13′ che avrebbe potuto compromettere il match. Poi la calma e il controllo, con il suo compagno di reparto. Kjaer dimostra ancora di poter essere utile alla causa rossonera.
TOMORI 6,5: Calma e grinta da parte dell’inglese che toglie il respiro a Castellanos. Un recupero palla mozzafiato trasforma un’azione difensiva in un contropiede pericoloso al minuto 66. Sarà lui stessa a concludere la ripartenza, con un pizzico di egoismo. Ottima prestazione del centrale.
T. HERNANDEZ 6: Impreciso nella prima frazione di gioco, aumenta i giri nella seconda parte di gara. Non una delle migliori partite di Theo, seppur dimostri notevoli miglioramenti nella fase difensiva.
LOFTUS-CHEEK 6: Ancora una volta, la fortuna non lo assiste e dopo poco più di un quarto di gara , il centrocampista inglese esce dal campo con le mani sul volto. 27 minuti di fisicità e grinta. Il solito Loftus-Cheek. Da valutare le sue condizioni in vista dell’impegno di Champions contro il Dortmund.
(Dal 28′ MUSAH 6,5: l’americano entra subito in palla, con tanta corsa e quantità. Ottima l’intesa con Pulisic sulla corsia di destra, dalla quale nasceranno moltissime azioni rossonere. Musah sta dimostrando di avere qualità ibride tra un gran recupera palloni e un box-to-box. Uno di quei giocatori che in una squadra fa sempre comodo. Si avvicina al gol al 73′, dopo un buon tiro da dentro l’area.)
ADLI 7: Mancava da quasi un anno all’appello, ed ecco che nelle ultime due ha dimostrato tutte le sue qualità. Partita di grande sostanza, accompagnata dalla solita qualità. Il mediano che cercava Pioli. L’abbraccio a fine partite tra il francese e il coach è il simbolo della rinascita. Classe e Grinta.
(Dal 69′ POBEGA 6: Pobega entra e si piazza al posto di Reijnders, scalato mediano. L’italiano mostra la sua solita fisicità in mezzo al campo, ostacolando le scorribande offensive finali della Lazio).
REIJNDERS 7: Ostacolato bene nella prima frazione di gioco dal centrocampo biancoceleste, Reijnders sale in cattedra nel secondo tempo, regalando una prestazione magistrale. Conferma ancora una volta le qualità al di sopra della media espresse nelle prime uscite con la casacca rossonera. I gol del Milan passano spesso da una sua verticalizzazione. Il motore e il cervello della squadra di Pioli).
PULISIC 8: Pulisic incanta San Siro. Dribbling, giocate e gol. Entra Musah e l’americano si accende del tutto. L’intesa tra statunitensi giova all’esterno ex Chelsea che al 59′, dopo una buona giocata di Leao, scaglia in rete una palla offerta nei pressi del dischetto dell’area. Un rigore in movimento fin troppo semplice da transformare in rete per l’esterno del Milan. L’arma in più. (Dal 82′ CHUKWUEZE 6: l’esterno nigeriano entra e ci prova subito con una giocata delle sue. Poi ancora, su assist di Florenzi, entra in area, si sposta la palla sul mancino e prova il tiro. La voglia di fare bene c’è, la qualità anche. Un pizzico di freddezza in più non guasterebbe).
GIROUD 6: Ancora una partita di grande sacrificio per il bomber francese nel giorno del suo 37esimo compleanno. Oggi è mancata un po’ di qualità, con qualche sponda sbagliata di troppo, soprattutto nella prima frazione di gioco. La sua importanza è però fuori discussione. Si accende al 44′ con una girata delle sue, respinta prontamente da Provedel. Il gladiatore rossonero. (Dal 69′ OKAFOR 7: Il Milan ha trovato il suo vice-Giroud. Due gol nelle ultime due partite per l’attaccante svizzero, che dimostra ancora una volta di essere all’altezza di questa squadra. L’intesa con Leao è più che affinata, la grinta e la qualità fanno il resto).
LEAO 8: Che cosa sei L E A O! Il portoghese rimane concentrato per tutto il tempo di gioco, cercando ripetutamente il pallone. Si accende per la prima volta al 32′, concludendo con un ottimo sinistro respinto da Provedel. Poi l’inizio della ripresa, che coincide con l’inizio della Leao-Magia. Molte delle azioni pericolose dei rossoneri passano da lui. Due assist a referto contro i biancocelesti, a coronamento di due azioni da fuoriclasse. Il Milan ha tra le mani un fenomeno generazionale, ma non lo si scopre di certo oggi.
ALL. PIOLI 7: Eccoci qua, ancora una volta nei big match, Mister Pioli prepara la partita alla perfezione. Scelte giuste tra gli 11 titolari, con la riconferma di un ottimo Adli. Scelte tattiche che ostacolano il gioco prodotto dalla squadra di Sarri. Cambi che incidono sulla partita, chiudendola. Il Milan ha costruito una rosa eccellente, sta a Mister Pioli comandarla nel miglior modo possibile.
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