Notizie
Milan, l’assist delle Olimpiadi 2026 per il nuovo stadio a San Donato
Il Milan sta spingendo molto per realizzare il suo nuovo stadio nell’area San Francesco a San Donato. La società rossonera ha da poco presentato una domanda per la variazione del Piano Integrato di Intervento che ha dato il via all’iter burocratico. Ora la palla è nella mani del Comune, con la Giunta che ha ribadito di non essere affatto contraria alla costruzione di uno stadio.
Come riporta l’edizione odierna di “Tuttosport“, il Milan ha potuto accelerare in maniera così decisa sull’area San Francesco grazie alle Olimpiadi invernali che si svolgeranno fra Milano e Cortina nel 2026. Infatti, le opere da realizzare per io Giochi sono state indirizzate nella vicina Santa Giulia, rendendo così vano il disegno pensato dalla società SportLifeCity (acquisita nel frattempo dal Milan per il 90%). Per questo, la società Cassinari & Partners del commercialista Giuseppe Cassinari ha iniziato a guardarsi intorno per trovare nuove soluzioni. La proprietà dell’area, però, apparteneva a un altro gruppo: AsioSrl, partecipata dai fondi Whitehall di Goldman Sachs. È a questa entità che nel 2001 l’ENI, che tre anni dopo avrebbe accolto l’attuale presidente del Milan Paolo Scaroni come nuovo amministratore delegato, ha dismesso il patrimonio della sua Immobiliare Metanopoli. Parte di quei lotti, però, a San Donato sono stati rivenduti. Uno è stato ceduto nuovamente alla stessa ENI, mentre l’area San Francesco, affidata in un primo momento alla Cassinari & Partners, è stata ceduta al Milan.