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Milan, la Champions ora dipende da Maignan e Theo Hernandez
I rossoneri devono ripartire dalle loro certezze
La tesi di Pioli è che il pallido Milan del pallido De Ketelaere, osservato speciale anche del nuovo ct del Belgio Domenico Tedesco, possa riprendersi contro il Tottenham, a soli quattro giorni di distanza dalla meritata sconfitta di Firenze. Quale che sia senza il deludente belga la formazione di Londra, sulla quale pesa il dubbio del recupero di Brahim Diaz dal suo infortunio, l’obiettivo è decisamente storico: l’accesso ai quarti di finale della Champions, per mettere fine a un esilio che dura dal 2012. L’eventuale raggiungimento del traguardo assumerebbe un valore catartico per l’intera serie A, il cui complesso d’inferiorità nei confronti della Premier League è evidente. Per affrancarsene, servirà soprattutto la migliore serata possibile del trio Maignan-Hernandez-Leao: da loro dipende la Champions, presente e futura.
Il diavolo adesso è chiamato a riscattarsi, e dovrà farlo contro il Tottenham. In quella che di fatto è la partita più importante della stagione. 48 per dimenticare la fatal Firenze e per ricominciare a sognare. Il Tottenham non sta certo attraversando un bel momento. in questa stagione dal rendimento alterno il Milan ha vinto fuori casa soltanto con Sampdoria, Empoli, Verona, Dinamo Zagabria, Salernitana e Monza e all’inizio di marzo ha già perso cinque volte. Il fatto che a Londra basti il pareggio per qualificarsi non cambia la sostanza, che è tattica: lontano da San Siro il Milan si è lasciato spesso dominare nel gioco, smarrendo la propria identità offensivistica.
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