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Milan, il problema è Leao? Numeri imbarazzanti in confronto a Kvaratskhelia

Nelle ultime tre partite, tra campionato e Champions League, il Milan ha segnato soltanto un gol. Un dato che fa riflettere sulla difficoltà dell’attacco rossonero nell’andare a segno. Ciò che fa più specie, è che anche Rafael Leao – numero 10 rossonero e punto di riferimento – non riesce più a sbloccarsi. Come riferisce la “Gazzetta dello Sport“, nell’ultima gara contro la Juventus l’attaccante portoghese ha tirato pochissime volte in porta: un tiro fuori, uno respinto e nessuno tra i pali. Ma la statistica che più impressiona è quella relativa ai cross: 10 in totale, di cui uno solo a segno. E’ la certificazione di una sensazione frequente. Troppo spesso Leao fotocopia la solita azione: strappa sulla fascia, si ferma e scodella una palla morbida, di facile lettura.

Prendiamo come pietre di paragone i due esterni sinistri che Leao affronterà nelle prossime partite: Mbappé (Psg) e Kvaratskhelia (Napoli). Il parigino (4,9) e il georgiano (4,2) doppiano il portoghese (1,9) per media di tiri a partita. E lo staccano in modo ancora più significativo nella graduatoria dei tocchi in area che Mbappé guida con una media di 11,4 a partita, su Kvara (9,0) e Leao (7,4). Quella dei cross a segno, invece, è l’unica classifica dominata dal rossonero (1) davanti a Mbappé (0,2) e Kvara (0,1). La soluzione è attaccare l’area con più frequenza e convinzione, con e senza palla. Come Kvara a Verona.

Leao
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Problema Leao: come dovrà muoversi mister Pioli

Pioli lo sta educando al gol parlandogli e facendogli rivedere partite. Non c’è da inventare nulla. Il Leao che serve al Milan in questa delicata contingenza, lo abbiamo già visto: è il Rafa della passata stagione, dove con i suoi strappi, riusciva ad arrivare in porta e ad andare in gol. Proprio il vista della grande sfida al Parco dei Principi contro il Paris Saint-Germain, servirà aggressione, fame di gol e cattiveria, caratteristiche che Leao ha già dimostrato in passato di avere.

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