Notizie
Milan, Ibrahimovic detta legge e fissa gli obiettivi
Lo svedese da dirigente vuole vincere l’Europa League
Zlatan Ibrahimovic entra nella galleria dei grandi ex che si cimentano come dirigenti nello stesso club che li ha visti vincere. Dal Milan alla Juve, sta per cambiare ruolo anche Giorgio Chiellini. Tantissimi calciatori sono diventati ottimi allenatori, più difficile è scovare chi in panchina non abbia mai giocato a livello professionistico. Quando si passa dal campo alla scrivania, il discorso cambia: il travaso non è per niente automatico, entrano in gioco variabili extra-tecniche che fanno la differenza. Lo riferisce l’edizione odierna della Gazzetta dello Sport.
Gerry Cardinale, Elliott e RedBird del resto cercano vittorie e guadagni e anche l’Europa League può portarli. Zlatan Ibrahimovic in questo senso arriva al momento giusto. Ibra ha vinto l’Europa League con una squadra di diavoli in maglia rossa, nera e bianca: lo United. Sa come si fa. È stato appena nominato consigliere di RedBird ed è in costante contatto sia con i vertici del club sia con Stefano Pioli. Zlatan e il Milan si erano dati appuntamento a Milanello per il post-Newcastle, visita ipotizzata per ieri e poi rimandata: Ibra mercoledì era in Svezia e Pioli dopo la vittoria inglese ha deciso di non far allenare la squadra. Così è possibile che Ibrahimovic veda gli ex compagni oggi, quando comincerà la preparazione per Monza-Milan. Lo svedese detta legge.
Pioli avrà un dirigente esperto con cui confrontarsi anche sulle questione tecniche e tattiche. Un consiglio su un modulo, o su un calciatore. L’accordo prevede tra le mansioni anche “lo sviluppo dei giocatori e la formazione per alte prestazioni”, perciò anche se non avrà un ufficio a Casa Milan, ci attendiamo colloqui personali per monitorare l’andamento dei giocatori. E’ scontato che lo svedese proverà a risollevare l’umore di un gruppo che, nonostante l’uscita dalla Champions, è apparso compatto e carico all’idea di non aver abbandonato del tutto il palcoscenico europeo, sentimento condiviso dalle alte sfere di via Aldo Rossi, non solo per una questione di immagine ma, soprattutto, per contenere il danno economico subìto con l’addio al massimo torneo.
LEGGI ANCHE: Ordine: «Newcastle-Milan? Ecco cosa ha inciso…»