Parisi era da espellere: giusto il rigore dato al Milan
La Gazzetta dello Sport analizza tutti gli episodi da moviola di Milan-Fiorentina. Un match intenso, combattuto, deciso solo da un calcio di rigore. Di Bello non da bocciare, anche se – con Mazzoleni (Var) – considera l’intervento di Parisi su Jovic genuino definendo il pallone a distanza di giocata o “cercato”. Invece, il pallone è andato, il milanista ha preso il vantaggio in una chiara occasione e anche uno spintone: didatticamente il giallo (figlio di direttive recenti) non basta per un rigore solare. Manca un giallo a Theo su Parisi (20’ pt) mentre al 28’ s.t. Loftus-Cheek colpisce col braccio in area su tiro di Sottil: il rischio esiste, l’arto (largo) va verso l’interno per protezione o in direzione-pallone? Calabria-Parisi: niente, è continuazione dell’anticipo del milanista. Maignan-Beltran: pallone netto preso dal portiere.
Una serata che certamente Francesco Camarda non dimenticherà. Non solo per il successo del Milan che torna alla vittoria dopo due ko consecutivi in casa ma soprattutto per essere il più giovane esordiente in Serie A di tutti i tempi con i suoi 15 anni e 260 giorni. Una manciata di minuti per dare una mano alla squadra di Pioli che, orfana soprattutto di Giroud e Leao, ha trovato in Pulisic, Chukwueze e Jovic le soluzioni offensive ma con il rigore di Theo Hernandez, tre punti preziosissimi e un terzo posto in campionato che rappresenta un buonissimo viatico per la Champions e per la decisiva sfida con il Borussia Dortmund
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