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Milan, ecco il vero Leao: segnali da fuoriclasse
Gran parte del merito per la vittoria, è sua
Il Milan sblocca la partita quando s’accende Rafael Leao. A volte è troppo fuori dal gioco, ma il primo e il quarto gol del Milan arrivano grazie a due invenzioni del suo fuoriclasse. Questa in estrema ratio la sintesi della partita di ieri sera. L’unico vero indiscusso trascinatore del Milan continua a essere Rafael Leao. Su questo non sussistono dubbi. una gara in cui succede praticamente di tutto: in primis l’espulsione diretta di Diouf che, dopo appena 26 minuti, costringe i cechi a giocare in 10 uomini per tutto il resto dell’incontro.
Il problema è che il Milan non ne approfitta del tutto: segna con Giroud, si fa riprendere subito da Doudera, prende il largo prima dell’intervallo con Reijnders e Loftus-Cheek, ma nella ripresa stacca la spina, permettendo al neo entrato Schranz di riaprire tutti i discorsi. Per fortuna dei rossoneri è Pulisic a firmare nel finale il definitivo +2. Un doppio scarto che permette di guardare con ottimismo, ma senza superbia, al ritorno in programma a Praga tra una settimana. Se il Milan volerà a Praga con un risultato che gli sorride – anche se la pratica ottavi è tutt’altro che chiusa – è grazie ai lampi del suo numero 10: l’Europa lo esalta, e l’ispirazione di Leao è una risorsa che Pioli dovrà far fruttare dentro un Milan decisamente più solido e determinato di quello visto ieri.
La partita di Leao, per la verità, non è stata simile a quelle con il Rennes quanto a intensità, partecipazione e sacrificio. Ieri, piuttosto, è andata in scena la versione classica di Rafa: grandi pause, un errore sotto porta che avrebbe messo in ghiaccio la gara in apertura di ripresa, quando il Milan conduceva 3-1, ma anche accelerazioni uniche e soprattutto chirurgiche.
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