TEMPO DI DECISIONI – Gerry Cardinale accelera e vuole dare una svolta decisiva al tema del “nuovo stadio”. Proprio per questo motivo, riporta la “Gazzetta dello Sport, nella giornata di domani il numero uno rossonero sarà a Milano, a una ventina di giorni dall’ultimo blitz. Quest’ultimo è un incontro che fa rumore, poiché Cardinale sarà in Italia mentre mezza squadra è in giro per il mondo per la sosta per le nazionali e l’altra metà proverà da oggi a ricompattarsi a Milanello in vista del Napoli.
Cardinale, le ipotesi al vaglio
L’unica cosa certa sulla nuova struttura è che il Milan se la farà da solo. Resta da capire, invece, se il nuovo impianto potrà mantenere la residenza in città: la visita di Cardinale servirà anche a fare chiarezza in questo senso. Gli appuntamenti di domani serviranno per orientarsi tra le quattro aree prese in considerazione. L’area La Maura piace perché permetterebbe di restare città, anche in una zona molto vicina a San Siro. Ma il percorso è pieno zeppo di ostacoli, tra questioni economiche, divisioni politiche e proteste dei residenti. La seconda alternativa resta l’area delle ex acciaierie Falck di Sesto San Giovanni. Quest’ultima è tra le più facili percorribili sia per questioni di disponibilità dell’amministrazione comunale che di viabilità. Le ultime due aree sono quelle di San Francesco di San Donato, dove è in piedi il progetto di una cittadella dello sport, e Assago-Rozzano, attualmente valutata dall’Inter.
Nuovo stadio, ma non solo: blitz anche per il Milan
Tra le priorità del numero uno di Redbird non è presente soltanto lo stadio. Infatti, il blitz di domani offrirà a Cardinale anche l’assist per un aggiornamento sulla salute del Milan insieme ai vertici del club, da Furlani a Maldini. Lo schema pare chiaro: coi quarti di Champions dietro l’angolo e la qualificazione alla prossima edizione da conquistare in A, qualunque valutazione su ruoli e gerarchie sarà rinviata alla prossima stagione. Attenzione, poi, al discorso su Rafael Leao: le parti si aggiorneranno presto per riprendere a trattare sul rinnovo dell’attaccante portoghese. E Gerry Cardinale supervisionerà.
Non tramonta l’ipotesi San Siro
Come riferisce “Tuttosport“, il Milan, che avrà bisogno almeno di una settimana in più per trattare la Maura, non ha abbonamento l’iter di un impianto condiviso con l’Inter di San Siro. Infatti, il 14 marzo il club ha chiesto al comune un’ulteriore proroga di 90 giorni per depositare i documenti necessari a certificare la proprietà dopo il passaggio da Elliott a RedBird.
