Dentro Rebic e Origi: Giroud e Leao partiranno dalla panchina
Il Milan in campo contro l’Empoli ma con vista Champions League. Pioli, scrive la Gazzetta dello Sport, a meno di nuove valutazioni di giornata, cambierà cinque giocatori rispetto a cinque giorni fa: un centrale di difesa e tutto il quartetto d’attacco. Nel gruppo ci sono cambi sereni, scelte forti e fortissime. Cambi sereni: Thiaw al posto di Kjaer, che riposerà in vista di Milan-Napoli; Saelemaekers, a Napoli ispirato dall’atmosfera maradoniana, al posto di Brahim Diaz, che è ancora lontano dal 100%.
Scelte forti: riposo per Krunic, aggiustatutto diventato fondamentale, con promozione di Tommaso Pobega, che non vede il campo dal primo minuto dal 14 gennaio. Era l’inizio della prima crisi del Milan, altra epoca. Scelte fortissime: a meno di ripensamenti, fuori Giroud e Leao, che ieri non si è allenato. Tornano Rebic e Origi, non esattamente inappuntabili negli ultimi mesi. Per Origi, soprattutto, è una prova non banale: dopo mesi grigi – diciamo grigio scuro – è tempo di mandare un segnale.
Un motivo del turnover pesante è ovviamente la doppia sfida col Napoli. L’idea è ruotare molto contro Empoli e Bologna – e del resto, il Milan ha una rosa di trenta calciatori – per portare qualche giocatore fresco alla Champions. Anche perché Fiorentina-Milan, arrivata a quattro giorni dal ritorno di Champions, ha dimostrato che il Milan non riesce ancora ad arrivare mentalmente preparato su due competizioni. Il secondo motivo è Milan-Salernitana. Quel giorno Pioli scelse i titolarissimi e restò deluso, sia da loro sia da cambi che non incisero. Se quelli sono i risultati, deve aver pensato, che turnover sia.
Gli stakanovisti, a questo punto, diventano ancora più importanti. Un nome su tutti: Sandro Tonali, che rischia di essere l’unico, tra centrocampo e attacco, a giocare nella stessa posizione di domenica. Sandro giocherà e, assieme a Tomori e Theo Hernandez, è un simbolo del Milan che resiste e non riposa, si stanca ma non si piega.
