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Milan, come i rossoneri hanno annullato Luis Enrique e Mbappé

Il Milan risponde presente e trova, non solo il primo gol in Champions League (dopo 502’ di digiuno), ma anche la prima vittoria nella competizione europea, battendo in rimonta per 2-1 il Paris Saint-Germain. I rossoneri hanno il destino in pugno: con due vittorie sarebbe aritmeticamente qualificato agli ottavi di finale, ma basterebbe anche battere il Borussia Dortmund, se il PSG fa sei punti. Per ora si vedrà, scrive la “Gazzetta dello Sport”, ed è giusto analizzare il super lavoro compiuto dalla squadra milanista. Partendo dal modulo (4-2-3-1) e dagli uomini. Mostruosa è stata la prestazione di Loftus-Cheek, fantasiosa la regia di Reijnders e così gattusiano Musah. Impossibile non citare anche Davide Calabria, mai propriamente prigioniero di Mbappé. E poi, naturalmente, la sua prestazione di Rafael Leao. Al sesto minuto, il portoghese ha già fatto più di tutto il match a Parigi: strappo e assist al bacio per Loftus che, in area di rigore, alza la palla sopra la traversa.

Ma Leao è arrivato al tiro, perché Pioli lo ha schierato sulla trequarti nel nuovo 4-2-3-1 che ha Reijnders in regia accanto a Musah, anch’egli protagonista all’11’ di una clamorosa azione sciupata. Il match, però, non inizia nei migliori dei modi. Al 9’, sugli sviluppi di un corner, Marquinhos sponda di testa, Loftus-Cheek lascia inspiegabilmente solo Skriniar e il centrale ex Inter insacca la palla dell’1-0. Con tanto di esultanza sotto la Curva Nord. I rossoneri potevano prevedere il peggio, ma così non è stato. Qualche minuto dopo, strappo in velocità di Leao che serve Giroud, il tiro del francese viene respinto da Donnarumma, ma Leao si gira in rovesciata, siglando il primo gol del Milan in questa edizione di Champions.

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I rossoneri vincono anche grazie a Giroud


Ma non c’è solo Leao. Protagonista di una prestazione di livello, è stato anche Olivier Giroud. È proprio l’attaccante francese ad aver siglato la palla del 2-1, con uno stacco imperioso sulla testa di Skriniar. Perfetta anche la scodellata in mezzo di Theo Hernandez. Il Milan poteva anche concludere il match con qualche gol di scarto in più, ma Donnarumma, nonostante i fischi e il lancio di banconote, ha condotto una gara attenta. Si ricordano, per l’occasione, i tiri di Theo Hernandez al 19’ oppure la conclusione di Okafor al 40’. Alla fine, finisce in gloria per i rossoneri che al fischio finale abbracciano Donnarumma. Un epilogo più degno della cultura etica di Milano.

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