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Milan, cambia tutto: Pioli studia un nuovo schema
Pronto il 4-3-3 con i nuovi arrivi
Stefano Pioli al lavoro per trovare un nuovo modulo al suo Milan. Come riferito dalla Gazzetta dello Sport, al 4-2-3-1 al 4-3-3, mutazione non banale perché il 4-2-3-1 resta un 4-4-2 mascherato. Cambiamento condivisibile, nel caso, verrebbero sfruttate al meglio le nuove risorse di centrocampo, specie se a Loftus-Cheek e Reijnders si aggiungerà Musah. Sarebbe una mediana muscolare, di gamba e di forza. Loftus-Cheek torreggiante dall’alto del suo metro e 91; Reijnders poco più in basso a uno e 85; Musah a sfiorare l’uno e 80. Un centrocampo tecnico e muscolare allo stesso tempo. Giocatori con un modo di interpretare il ruolo “europeo”, si dice in questi casi. Musah, altro obiettivo, ha una stazza meno imponente ma identiche caratteristiche da incursore. In altre parole, è lecito attendersi un Milan che palleggia di meno nel cuore del campo, che cercherà maggiormente le verticalizzazioni e che magari in mediana non uscirà più sconfitto nei duelli e nei corpo a corpo.
La trequarti è ancora un grosso punto di domanda perché un conto è giocare con Chukwueze e un altro senza. Intanto l’arrivo del nigeriano escluderebbe quello di Taremi in attacco per via dell’ultimo slot da extracomunitario, e in base a questo varierebbe probabilmente anche la posizione di Pulisic: a destra senza Chukwueze, al centro con lui. Anche l’arrivo di Taremi modificherebbe in parte il modo di giocare del Diavolo: l’iraniano, rispetto a Giroud e Morata, è il centravanti che occuperebbe maggiormente l’area. Fin qui abbiamo fatto considerazioni in base al 4-2-3-1, ma dietro l’angolo c’è anche il 4-3-3. Pioli ci sta pensando non solo come a un ripiego o una situazione di esigenza.
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