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Milan, brilla solo Tomori contro la Juventus
Il centrale rossonero si dimostra sicuro, ma non basta
Fikayo Tomori sta tornando il giocatore che si è ammirato durante l’anno dello scudetto. Anche contro la Juventus, infatti, ha sfoderato una grandissima prestazione. Ha saputo convincere, ha lottato, e non ha lasciato spazio di manovra agli attaccanti bianconeri. “Cinque anni a casa”, postò sui social l’inglese al momento della firma col Milan. E così è. In realtà in molte società britanniche si sono fatte sotto, anche d’estate, chiedendo informazioni al club e al giocatore per un potenziale trasferimento. Il Milan lo ha però sempre blindato respingendo le richieste al mittente e lo stesso ha fatto finora lo stesso ragazzo. Che a Milano si sente a casa. Contro la Signora, scrive la Gazzetta dello Sport, è stato impeccabile. Purtroppo, i suoi compagni non hanno seguito le sue orme e ciò non ha impedito ai rossoneri di rimediare la sconfitta.
Nel secondo tempo, è lui a consentire ai rossoneri di resistere agli assalti dei bianconeri. Sul gol di Locatelli non ha alcuna colpa. Pioli è costretto a togliere lo spento Pulisic per Kalulu: 4-4-1. All’11’ Max pesta sull’acceleratore: dentro Vlahovic e Cambiaso. Toglie Kean per tenersi le due torri in prospettiva assedio finale a un Milan stanco. Pioli risponde cambiando centravanti (Jovic) e rafforzando il cuore della mediana (Krunic). Ma è proprio il fido Rade a tradire Pioli con una sfortunata deviazione su tiro di Locatelli che, in un altro 22 ottobre (2016), aveva steso la Juve da sbarbato milanista. Tomori ora guarda avanti.
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