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Milan, avanti tutta con il nuovo stadio: trovato lo spazio
Scatti in avanti per San Donato
Per dare una forma concreta al progetto dell’impianto che consegnerà definitivamente al Milan l’auto-sostenibilità finanziaria, il club rossonero negli ultimi mesi si è basato su un parametro in particolare per arrivare a una scrematura concreta: il fattore tempo. E’ su questa base che nell’ultimo periodo ha preso quota con vigore l’area di San Donato. Anche perché in via Aldo Rossi non ne hanno mai fatto una questione “geografica”: La Maura, qualche tempo fa, non era più attraente di altre aree extracittadine perché fa parte di Milano, ma perché all’epoca pareva la soluzione più funzionale e veloce. Lo stesso motivo per cui adesso in pole sono balzati i terreni di San Donato Milanese. Prima cintura a sud-est del capoluogo lombardo, ben servito dai mezzi pubblici a partire dalla metropolitana con la sua linea Gialla.
Il club rossonero inizialmente, ricorda la Gazzetta dello Sport, aveva nove progetti in mano da valutare, poi ridotti a una short list di tre, con studi di fattibilità e relazioni metodologiche già fatti esaminare al presidente Scaroni. Quali sono gli studi candidati all’assegnazione del progetto? Si tratterebbe di David Manica (quello dei “due anelli” per il nuovo San Siro, che all’epoca aveva perso la sfida con Populous), Populous stesso e Gensler. Il fixing darebbe in vantaggio Manica. Altri vantaggi dell’area: ha già una destinazione d’uso sportivo ed è privata. Si eviterebbero quindi i potenziali comitati cittadini e referendum. La trafila burocratica, una volta che il Milan ha individuato lo studio a cui affidare il progetto, prevederebbe la presentazione dello studio di fattibilità e del piano economico finanziario al Comune di San Donato, che dovrebbe poi rispondere con l’interesse pubblico.
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