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Mercato, con il decreto crescita cambia tutto

Salvo il mercato invernale, ma a giugno ci saranno novità

Il mercato usufruirà ancora del decreto crescita. Come ricordato dalla Gazzetta dello Sport, il decreto crescita, che con i suoi vantaggi fiscali per i giocatori arrivati dall’estero permetteva ai club italiani di pagare stipendi più competitivi, avrà almeno altri due mesi di vita. Destinato ad essere abolito il primo gennaio, è stato inserito all’interno del Decreto Milleproroghe che oggi arriverà in Consiglio dei Ministri. Due le modifiche sostanziali: la prima è che non avrà valenza retroattiva, quindi chi ha sottoscritto un contratto che permette di usufruire di quei benefici fiscali potrà continuare a farlo per massimo 5 anni; la seconda è slittamento dell’abolizione, fissata per il 29 febbraio. È una vittoria per la Serie A? Nel breve sì, ma nel lungo periodo decisamente no. Abodi ha provato a chiedere una proroga fino all’estate, in modo da salvare anche il calciomercato estivo, ma non c’è stato niente da fare. E quindi via alle danze in questa finestra invernale, con molte società cercheranno di sfruttare le agevolazioni per fare spese pazze e rinnovare i contratti dei giocatori più forti.

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Di buono c’è che con lo slittamento a fine febbraio i club potranno muoversi con i vantaggi del Decreto Crescita per il mercato di gennaio. Facile immaginare che si scateni l’assalto al pezzo pregiato, meglio se con contratto quinquennale visto che anche i rinnovi (compresi quelli di chi è arrivato da qualche anno) post 29 febbraio non avranno agevolazioni. E che su giugno non c’è alcuna garanzia.

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